Multe pazze, solo una decina le richieste di rimborso

TERAMO – Da quando è venuto a galla il problema delle multe pazze causate dal malfunzionamento dei display ai varchi elettronici non è ancora chiara la modalità con la quale i cittadini possono inoltrare le richieste di rimborso. Il problema è scaturito dopo che i display ai varchi recavano la scritta “non attivo” mentre il sensore di riconoscimento delle targhe multava. Resta il fatto che da quando la società che ha installato il sistema videosorvegliato ha ammesso il pasticcio verificatosi dal 2 marzo al 7 aprile, sono pochissimi i teramani che hanno fatto richiesta di rimborso al comando dei vigili. Appena una decina da quando si apprese della falla che ha coinvolto 3 varchi: quello di via Oberdan, di piazza Sant’Anna, e di via Irelli. Come mai numeri così esigui su un totale di 1231 automobilisti immortalati in quei giorni per errore? Non è disinteresse secondo il comandante dei vigili Franco Zaina, ma c’è ancora attesa sull’esito del contenzioso tra la ditta che gestisce i nuovi varchi e il Comune. Inoltre su oltre 1200 verbali, solo duecento sono stati gli automobilisti sanzionati che hanno pagato. La maggior parte non ha ancora pagato la multa e tanti hanno presentato direttamente il ricorso. Per cui è prevedibile che la procedura di rimborso sarà circoscritta. «i più dunque stanno aspettando le comunicazioni ufficiali che la prefettura fornirà per procedere ai rimborsi come dovranno avvenire i versamenti e le modalità di trasmissione dell’iban. Nodi che si chiariranno all’esito del contenzioso tra il Comune, che innegabilmente ha avuto un danno di immagine, e la ditta. E’ per questo che molti cittadini stanno prudentemente aspettando indicazioni chiare che per il comandante arriveranno sicuramente entro la fine di settembre»