TERAMO – C’è fermento all’interno del comitato di genitori e insegnanti del Braga per la scadenza dei termini (il 22 settembre) entro i quali il personale docente potrà presentare domanda di trasferimenti. Una scadenza imminente per fermare l’emorragia e il depauperamento dell’istituto alla luce del fatto che gli enti sostenitori non hanno ancora firmato la convenzione per garantire la sopravvivenza dell’istituto nella fase di traghettamento. «E’ paradossale», scrivono dal comitati «che a febbraio l’Istituto Musicale Braga di Teramo è stato statizzato e dopo 6 mesi tutti i docenti di ruolo hanno presentato domanda di trasferimento. Per molti di essi si tratta di una scelta che li porterà a lavorare più lontano, contraddicendo lo spirito stesso dell’ordinanza sui trasferimenti. Ciò a causa del rifiuto da parte degli enti locali a stipulare le convenzioni con l’Istituto per il prossimo anno scolastico nonostante il Decreto Cappugi* (di statizzazione) obbligasse gli Enti locali a farlo entro 3 mesi dalla pubblicazione del decreto stesso: nel caso del Bragail 24 febbraio di quest’anno». La nota di riflessione del comitato spiega anche come i docenti che sostituiranno quelli in partenza saranno retribuiti dal Miur; mentre gli eventuali docenti rimasti a Teramo per l’impossibilità di trasferimento per mancanza di cattedre non avrebbero alcuna garanzia di prendere lo stipendio a fine mese a causa del mancato finanziamento degli enti. «Una situazione mai verificatasi all’interno della stessa istituzione» spiegano gli esponenti del comitato che alla vigilia delle scadenze annunciano forti iniziative di sensibilizzazione e di piazza per pungolare gli amministratori locali a un’assunzione di responsabilità.
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