Strappo in giunta, Di Sabatino Martina: «La coalizione recuperi qualità»

TERAMO – Non ci sono soltanto voci di distacco, all’interno della maggioranza di governo al Comune di Teramo, dall’iniziativa dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale, Micheli e Sbraccia, che hanno annunciato la loro uscita dalla maggioranza nel consiglio comunale di martedì scorso. C’è chi, come Alfonso di Sabatino Martina, avverte di non considerarlo «un mal di pancia». Se si arriva a questo punto, soprattutto da una forza che è di destra nella coalizione, questo deve far riflettere. Ma in sostanza, si tratta di tornare a parlare di riflessione complessiva sulla «qualità dell’esecutivo di Brucchi», come da tempo auspica, dice lo stesso Di Sabatino. «Io credo che la situazione abbia bisogno di una riflessione ulteriore, perchè se c’è un malessere di questa portata il cui confine poi determina l’uscita di due consiglieri di una parte politica che notoriamente è di destra e dovrebbe costituire l’asse portante assieme a forza italia di questa coalizione, credo non si possa derubricare la questione nè a una mera scontentezza o di malpancismo, nè a una questione fatalistica che se si dovesse andare al voto ognuno seguirà i suoi percorsi. Io credo che ci vorrebbe un pò più di responsabilità da parte di chi verosimilmente queste condizioni in qualche modo ha contribuito a crearla». E’ però possibile ipotizzare che i consiglieri di Fratelli d’Italia abbiano messo in pratica qualcosa che altri consiglieri pensano da tempo. Lei cosa ne pensa? «Nel momento in cui i due consiglieri comunali, uno dei quali Sbraccia è stato anche eletto mia lista, decidono di fare questo percorso, non sfugge ai cittadini che poi difficilmente altri non decidano di seguirli. Adesso, insomma – aggiunge Dodo Di Sabatino Martina – un varco è stato aperto. Bisogna capire semmai come lavorare per ricucire». Lei si appella a una verifica o a un rimpasto? «io non mai chiesto nè verifica nè rimpasto. La mia lista – aggiunge Di Sabatino Martina -, che lo ricordo è stata determinante per la vittoria del sindaco Brucchi, ha garantito pieno sostegno nonostante tutto quello che ha ricevuto, e credo di non aver ricevuto nè io nè la mia lista un trattamento di favore. Invece quello che credo è di appellarsi alla qualità, qualità, questa sì. Io avevo chiesto giunta a 6, riduzione del cinquanta per cento delle indennità: se i 6 sono decisamente meritevoli del nostro apprezzamento e stima, noi eravamo anche disposti a restare fuori, nonostante crediamo di avere un minimo ancora di qualità e di prospettiva politica da offrire».