Garante dei detenuti, Rita Bernardini in sciopero della fame

TERAMO – Uno "sciopero della fame di dialogo", a partire dalla mezzanotte, nei confronti del ministro della Giustizia, Andrea Orlando: lo ha annunciato la segretaria dei Radicali Italiani, Rita Bernardini, candidata a Garante dei detenuti in Abruzzo, per suscitare attenzione sulla carenza degli organici della magistratura di sorveglianza. «Ho girato quasi tutte le carceri italiane, più di 200. In tutte i detenuti dicono che non funziona la magistratura di sorveglianza, perché presentano le istanze e non ricevono risposte. Gli organici sono insufficienti – ha detto in conferenza stampa a Teramo, annunciando l’iniziativa -. Qui in Abruzzo ci sono oltre 1.700 detenuti, 8 istituti penitenziari, i magistrati previsti sono 5, compreso il presidente, che però è un posto vacante: il presidente del tribunale dell’Aquila non c’è. Un giudice dovrebbe seguire, in base all’ordinamento, 250 istanze: qui ne hanno ciascuno 420. Quindi i detenuti non vengono seguiti come dovrebbero esserlo. Su 1.600 assistenti sociali ce ne sono in esercizio 900. Per questo inizierò da mezzanotte uno sciopero della fame, affinché venga affrontato questo problema: lo inizio per tutta Italia, ma mi piace farlo qui, dall’Abruzzo».  Con lei a Teramo oggi c’erano il segretario di "Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi", Vincenzo Di Nanna, e Riccardo Chiavaroli di Forza Italia. «Non era affatto scontato che oggi potessimo presentare Rita Bernardini come candidata a Garante dei Detenuti – dichiara Di Nanna – perché era stata illegittimamente esclusa con un provvedimento amministrativo dal contenuto politico». Il Tar ha riammesso la candidatura di Rita Bernardini l’8 ottobre scorso: l’esclusione è stata annullata perché illegittima. «La competenza della decisione spettava ai capigruppo del Consiglio regionale d’Abruzzo e non agli uffici amministrativi, che avevano scartato la candidatura per motivi infondati prima che potesse essere discussa dalla Regione». La candidatura, ha ricordato Di Nanna, «ha ricevuto l’appoggio di tutte le forze politiche esistenti. Anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) ha dichiarato il suo appoggio; Forza Italia tramite l’ex ministro Brunetta; il Nuovo Centrodestra, tra le prime dichiarazioni, con Paolo Tancredi; fino a Rifondazione Comunista».