Sindaco e consiglieri disabili per un giorno

TERAMO – Si dichiara giustamente soddisfatto Claudio Ferrante, presidente di "Carrozzine determinate" perchè intanto la sua singolare forma diprotesta in cui ha costretto prima i giornalisti e oggi i consiglieri comunali a sedere su una carrozzina e a giarci la città per capire cosa significa "barriera architettonica", ha prodotto un primo effetto: la magica comparsa di uno scivolo in asfalto che permette adesso l’accesso in municipio alle carrozzine. Poi perchè la richiesta di un consiglio straordinario sull’argomento verrà accolta e con essa l’impegno a uno sforzo comune per rendere più accessibile la città a disabili, anziani e passeggini, a cominciare dagli uffici pubblici e comunali in primis. Perchè l’imbarazzo per non riuscire a entrare nel suo ufficio, l’assessore alle politiche sociali Valeria Misticoni non può non averlo provato quando ha tentato di farlo non sulle sue gambe ma sulle ruote della corrozzina. «Non si viola la dignità di una persona, in questo modo, assessore», la incalzava Ferrante al megafono mentre ognunoi dei consiglieri, di maggioranza e opposizione, si cimentavano in una giornata da disabili in giro per uffici. «Sono state accolte le nostre proposte – ha detto Ferrante – e sono abbastanza soddisfatto, ma sono parole. Noi vogliamo fatti. Oggi abbiamo voluto dimostrare alla politica di destra e di sinistra che è possibile risolvereil problema dell’accessibilità anche con qualche euro. Le leggi vanno rispettate e questa città non rispetta da 29 anni la normativa sulle barriere architettoniche e le legge prevede il commissariamento. Speriamo di non dover ricorrere alla Procura della Repubblica».  «La denuncia – ha detto il sindaco Maurizio Brucchi, seduto in carrozzina – è assolutamente giusta: non condivido quando si dice completamente, intendendo così la totalità della città. E’ stata una esperienza positiva che ti fa rendere conto di situazioni che nella quotidianità della tua esperienza di vita normale non riesci a cogliere. Ho dato mandato al presidente del consiglio di fissare alla prima data utile un consiglio comunale, straordinario o ordinario non cambia l’importante è svolgerlo, e poi… bisogna fare la corsa alle risorse».