Biotecnologie, l'Europa promuove l'Università di Teramo che attiva un dottorato internazionale

TERAMO – Grazie ad un progetto intrapreso circa 35 anni fa l’Università di Teramo si è aggiudicata il corso di Dottorato Internazionale in collaborazione con le università di Murcia , Ghent , Bonn e Dublino. Il progetto, selezionato tra altri 1568 progetti “Reti per una formazione innovativa” (Itn) ha ottenuto un finanziamento complessivo di 3,5 milioni di euro, 800 mila dei quali saranno destinati alla sede di Teramo. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico e da Mauro Mattioli docente e coordinatore del progetto. Alla base dei percorsi formativi del dottorato ci sono le tre aree di ricerca nelle quali l’Università di Teramo documenta e registra da tempo risultati di rilievo internazionale: la Crioconservazione del tessuto ovarico e produzione di oociti dal tessuto ovarico (referente Mauro Mattioli), lo Studio delle cellule epiteliali amniotiche e definizione del loro potenziale generativo (referente Barbara Barboni) e lo studio in vitro e in silico della membrana di rimodellamento degli spermatozoi mammiferi (referente Nicola Barnabò). I candidati che verranno selezionati tra le domande provenienti da tutta Europa, tre per ogni sede consorziata, svilupperanno il loro percorso formativo lavorando nelle sedi consorziate, in combinazione temporale in grado di offrire il know how che meglio si adatta al piano di ricerca. “Ancora una volta – sottolinea il rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico – l’Università di Teramo ha mostrato la sua grande capacità di intercettare fondi – e continua – proprio ieri sera il Ministero ci ha trasferito i dati per l’attribuzione dei fondi sulla formazione dottoriale, l’Univerità di Teramoo in un sistema di premialità si è classificata 10° su 81 università statali”.