Izs, la Uil critica l'ingerenza dell'Università nella nomina del direttore generale

TERAMO – L’auspicio che la prossima nomina del direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sia ispirata «a principi di trasparenza e selettività, in ragione del merito e in base a una serie di criteri predeterminati per la valutazione dei titoli che riguardino in primis l’attività scientifica svolta, la capacità manageriale e quella di organizzazione della ricerca», viene espresso dal sindacato provinciale Uil Funzione pubblica. Il suo segretario, Alfiero Di Giammartino, lo ribadisce in una nota, tornando a puntare l’indice contro «l’invadente condotta dell’Università di Teramo» nei confronti dell’Istituto di Campo Boario per lo «sgarbo istituzionale nell’aver scritto le regole per la selezione della massima carica dirigenziale dell’Istituto zooprofilattico». La Uil critica il progetto del rettore Luciano D’Amico di creare "un grosso Centro nel Sud Europa a carattere agro-bio-veterinario", senza la condivisione dei vertici dell’Izs ma soprattutto senza averne valutato la compatibilità, dice Di Giammartino, con le finalità e il mandato istituzionale dell’Istituto stesso che, al contrario, dovrebbe individuare sinergie e collaborazione nell’ottica di una rete che coinvolga tutte le università abruzzesi e anche quella molisana». La Uil conclude ribadendo «la necessità che la gestione dell’istituto Caporale non possa prescindere dal rigoroso rispetto delle regole proprie della Pubblica Amministrazione la cui condotta amministrativa non potrà sfuggire ai principi di legalità, di buona amministrazione e di imparzialità, oltre al rispetto dei criteri di efficienza, di efficacia e trasparenza».