Oncologia, il soccorso arriva dalla Medicina. Ma Fagnano sbotta: «Rischio la decadenza per rispettare i malati»

TERAMO – Emergenza risolta a Oncologia del Mazzini di Teramo. Come? Con la "applicazione" nelle turnazioni di due dirigenti medici del reparto di Medicina, ovvero con la stessa soluzione applicata già dalla scorsa estate, quando prima una dottoressa si assentò per la gravidanza, poi un altro per malattia. Con l’infortunio del terzo medico lo staff è andato in crisi e martedì pomeriggio si è rischiato di chiudere. E’ stata paventata infatti l’idea di sospendere i ricoveri sine die, anche se per un periodo ritenuto breve, ma almeno fino all’arrivo di un nuovo oncologo, ovvero a gennaio; dall’altro il palliativo già conosciuto, ovvero la ‘pezza’ rimediata dalla Medicina, Sanitario e amministrativo contrapposti, insomma: di là chi, medico, ritiene a ragione che il cancro sia una patologia che va riconosciuta e rispettata e per questo trattata dagli oncologi, dall’altra chi, in ragione delll’evitare la sospensione dell’attività, ritiene che serva un medico, basta che sia un medico. A chi ha individuato in questo una contrapposizione tra direttrice sanitaria, Maria Mattucci, e il direttore generale, Roberto Fagnano, la interpretazione della prima: «Non condivido la scelta di affidare i malati di oncologia alla Medicina – ha detto Maria Mattucci -, ho sempre sostenuto la tesi che questa situazione andava affrontata e risolta già dal suo primo insorgere, ovvero ad agosto. Sono state definita la paladina dell’oncologia, figurarsi se possa essere io a chiudere oncologia, figurarsi…». Fin qui la direzione sanitaria. Il direttore generale Fagnano, stamattina ha incontrato la stampaI e ha spiegato che era stata valutata una «ipotesi residuale di sospensione, ma per i ricoveri notturni, quindi senza interruzione». Poi ha aggiunto: «La vicenda è che non riusciamo a trovare gli oncologi: quelli che abbiamo individuato nella graduatoria non sono disponibili se non più in là, mi sembra ai primi di gennaio, quindi abbiamo rimediato, da questa mattina alla 8, con un medico da altra Unità operativa con specializzazione in oncologia, che cioè ai fini legali è in regola con l’assistenza ai malati di questo reparto». Per Fagnano l’attenzione all’oncologia «l’abbiamo sempre avuta e forse dovevamo essere più spietati nekl’assunzione degli oncologi, come lo siamo stati per l’installazione del secondo acceleratore: diciamocelo il secondo acceleratore, sotto il profilo della mera produttività, per Teramo non è necessaria; ma gli acceleratori sono un pò cagionevoli di salute, ma al pazientie malato di tumore dire che l’apparato è in manutenzione… e che deve tornare tra un mese…». Il crescendo del direttore general arriva al dunque: «Abbiamo avuto una particolare sensibilità anche violando qualche prescrizione regionale che ci impediva di acquistare certe attrezzature – ha detto -; non siamo stati altrettanto capaci nell’assuzione di questi oncologi, dove abbiamo dovuto violare altre norme, quelle sulle spese del tempo determinato…. sapete come si dice? Violata una e violiamo due e non se ne parla più….  Ma la sapete la storiella? Qui c’è una norma contrattuale che dice che il direttore generale decade se assume le persone…. Questa cosa la vogliamo capire o no?».

 

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