Esame a pieni voti per il sistema di sicurezza al Giubileo FOTO

ISOLA DEL GRAN SASSO – E’ stato un pomeriggio alll’insegna della vicinanza alla fede, è stato un pomeriggio vissuto nella più assoluta sicurezza. E’ strano raccontarlo questo evento di pace dovendo fare in rapporto a quanto sta accadendo nel mondo. Pensare a un rischio della vita, qui, a San Gabriele, è solo fenomeno dei tempi. E siccome questa è la realtà di oggi, anche la prefettura e la questura di Teramo hanno voluto dormire sonni tranquilli. Al Santuario c’erano tantissimi agenti, della Polizia di Stato e della Polstrada, dei carabinieri e della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della polizia provinciale e dei vigili urbani. Una presenza discreta, nascosta ma efficace, coordinata senza sbavature dal dirigente Pasi, Rosalba Angeloni, e dal capo di gabinetto Mimmo De Carolis della Polizia di Stato, con il capitano Gabriele Gallozzi e il tenente Pietro Fiano dei carabinieri. La Basilica è stata svuotata da chi per errore e in anticipo vi era entrato. Anche i parroci passionisti delle confessioni: sono stati perquisiti tutti, passati al metal detector, unica eccezione il vescovo e i sindaci col presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. E loro erano anche tra la folla, in borghese, un centinaio di uomini in tutto. Quaranta le persone identificate e i controlli sono stati tanto capillari che a uno di loro è stato trovato in possesso addirittura di un paio di forbicine e di un cacciavite che aveva nel borsello: era un elettricista, li ha riavuti all’uscita della basilica. E fuori, perfetta l’assistenza sanitaria, garantita sotto il coordinamento del responsabile del 118, Silvio Santicchia, con il Posto medico avanzato allestito dal Comitato locale di Teramo della Croce Rossa e la disponibilità dei volontari della Cri, della Croce Bianca, della Misericordia e di Protezione civile e Associazione nazionale Carabinieri. Banco di prova superato, e non era facile visto il numero dell’affluenza di fedeli.