TERAMO – Pasticci sull’accertamento della Tia rileva l’associazione dei consumatori Robin Hood che contesta anche la scelta della Team di affidare gli accertamenti a una società esterna. “Ciclicamente – spiega il presidente dell’associazione Pasquale Di Ferdinando – si incarica una nuova società, la quale invia, senza verifiche sul campo, accertamenti a soggetti che si erano adeguati a quelli fatti dalla precedente società incaricata. Una sorta di gioco dell’oca dove è certo il punto di partenza, ma non quello di arrivo. Puntualmente queste vicende accadono nel periodi festivi, con difficoltà oggettive nel reperimento di tecnici o di associazioni per la tutela dei diritti lesi». Di Ferdinando spiega di aver riscontrato, in alcusi casi accertati, particelle errate, particelle attribuite per intero e non lo erano, su vecchi accertamenti con misurazione, per piccole differenze di metri quadri che portano ben poco nelle casse e sicuramente molto lavoro per gli uffici se confermati”. Secondo l’esponente dell’associazione è singolare inoltre che la Team, con il personale a disposizione in regime di contratto di solidarietà, e dunque con competenze interne all’ufficio Tia, proceda a incaricare una società esterna. «Quante volte dobbiamo pagare gli accertamenti a società private?». Di Ferdinando annuncia di voler sottoporre il caso alla Corte dei Conti e invita i cittadini che si sono adeguati a precedenti accertamenti, a non pagare le sanzioni ma solo la tassazione eventualmente accertata.
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