D'Alfonso: «All'Abruzzo costo 190mila euro ma abbiamo portato risorse per 2 miliardi»

PESCARA – «La mia persona fisica e giuridica è costata all’Abruzzo 190mila euro, mentre abbiamo attirato sulla regione risorse per oltre due miliardi di euro». Così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nel corso della conferenza stampa organizzata per fare il punto sulle attività portate avanti nel 2015 e nei primi 18 mesi di governo. Il presidente ha ricordato tra l’altro il miliardo e 300 milioni di euro del Masterplan, che prevede «66 progetti per inaugurare il cantiere Abruzzo», tra infrastrutture, ambiente, sviluppo economico, turismo e cultura. «Ho reso misurabili i risultati raggiunti, i problemi incontrati e le emergenze affrontate», ha detto, affiancato dai componenti della Giunta regionale.
I NUMERI – 7.600 ore di lavoro a testa, 1.579 delibere di Giunta, otto Giunte tematiche, 197 decreti presidenziali, 206 atti commissariali sulla sanità, 168 interrogazioni presentate dall’opposizione e 132 discusse per un totale di 2.640 minuti. Tre le lettere anonime presentate in procura e tre le denunce formalmente sottoscritte. 172mila chilometri percorsi dall’auto del presidente, 61 le multe ricevute tra il 2014 e il 2015, di cui 12 già pagate a titolo personale da D’Alfonso, 14 in via di definizione e 35 oggetto di giudizio; spese telefoniche del presidente pari a 4.270 euro nei 18 mesi.
IL QUADRO ECONOMICO – D’Alfonso ha sottolineato che l’Abruzzo, «dopo una lunga recessione, ha avviato nel 2015 una evidente inversione di tendenza» e, citando dati Istat, ha ricordato quello sul Pil, +0,3%, quello sui disoccupati, -9mila unità, la produzione industriale al +3,4%, il fatturato al +4,1% e l’export al +3,5%. Le nuove imprese attive, stando a dati del Cresa, sono 1.774.
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Il presidente D’Alfonso ha ricordato l’inserimento dell’Abruzzo nel Corridoio Adriatico, le reti Ten-T e la sottoscrizione, lo scorso 15 gennaio, del Patto per la connettività dell’Adriatico. D’Alfonso si è poi soffermato sulla fusione delle quattro aziende del trasporto pubblico locale e sulla nascita dell’azienda unica Tua che, «con 42 milioni di euro di giro d’affari, è la seconda azienda in Abruzzo dopo Sevel». Spazio poi ai porti, con i sei milioni di euro stanziati e con il lavoro per l’approvazione dei Piani regolatori portuali di Pescara e Ortona (Chieti), e alle ferrovie, con la «vera e propria cura del ferro» avviata.
SANITA’ – Il governatore ha ricordato, tra l’altro, il pieno adempimento dei Lea (punteggio 163), lo sblocco di 570 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera, la riforma dei Punti nascita e l’inaugurazione di nuove sale parto, l’attivazione del Registro dei tumori, l’attivazione delle nuove postazioni 118 e delle ambulanze medicalizzate, l’adozione del Piano operativo per il contenimento delle liste d’attesa, l’acquisto di 170 defibrillatori a disposizione dei Comuni. Il presidente di Regione si è poi soffermato sul pieno utilizzo delle risorse Fesr e Fse nell’ambito della programmazione 2007-2013, sulle iniziative per il lavoro, tra cui Garanzia giovani e i contratti di sviluppo locale, sui 208 milioni di euro stanziati per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, sul lavoro svolto in materia di depurazione e sugli interventi sul fronte piste ciclabili e banda larga.
NUOVI OBIETTIVI – Il governatore ha anche illustrato gli obiettivi che il Governo regionale dovrà raggiungere nei prossimi 12 mesi di attività: pacchetti di attrazione di investimenti "da consegnare alle unioni industriali, prevedendo terreni gratis, pacchetti formativi ad hoc e contratti di sviluppo"; precisare la collocazione turistica e culturale dell’Abruzzo, "essendo capaci di creare immaginabilità e desiderabilità della regione"; mettere in pratica il fascicolo sanitario, oltre al reale abbattimento delle liste d’attesa; allineamento dei documenti contabili della Regione per "uscire dall’invalidità civile della consistenza contabilistica"; rendere idonei i luoghi di lavoro perché "non è possibile avere 62 sedi e bisogna quindi organizzare il riaccentramento e l’univocità dei luoghi"; il Piano delle acque "da riconfigurare da adesso a giugno"; stimolare le autorità di controllo "per far sì che le autostrade e le strade abruzzesi siano sicure".