CANZANO – Era in braccio al nonno che stava manovrando con il grande trattore gommato nell’aia della sua abitazione, in via Pluvicciano, a Canzano. Un gesto repentino, come fanno i bimbi piccoli, e l’uomo ha perso il controllo del bambino di appena due anni che è caduto dalla cabina, finendo rovinosamente a terra: ha battuto la testa, il nonno l’ha soccorso, l’ha portato in casa, l’ha steso sul tavolo mentre in preda alla disperazione chiamava al telefono il 118 e poi si è accasciato, vinto dal dolore e dalla paura, si è sentito male. Quando i soccorsi sono arrivati, in una drammatica corsa contro il tempo, purtroppo non c’era nulla da fare. Il trauma alla testa ha forse ucciso sul colpo il piccolo Gioele, secondogenito di una giovane coppia del posto e i soccorsi comunque non avrebbero potuto salvargli la vita. La tragedia si è verificata verso le 11, nel cortile dove adesso stridono le immagini di quel mostro meccanico e lo scivolo e i giochi dei piccoli, in un cortile dove si è radunata una folla di amici, vicini, conoscenti, in lacrime e attoniti per il dolore. Il triste dovere delle indagini spetta ai carabinieri, con gli uomini del reparto operativo di Teramo e quelli della compagnia di Giulianova, che hanno fatto da supporto al pubblico ministero Luca Sciarretta che purtroppo ha dovuto anche iscrivere sul registro degli indagati il nonno del piccolo, per omicidio colposo, quale atto dovuto.
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