A Montorio si rinnova la tradizione del Carnevale morto

TERAMO – Dal 7 al 10 febbraio torna il Carnevale Montoriese che culminerà con il tradizionale rito del Carnevale Morto, in auge ormai da quasi un secolo. “Con la processione del Carnevale Morto – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Montorio, Alfonso Di Silvestro -, evento clou della stagione invernale del Calendario “4 Stagioni per un anno”, si rinnova una tradizione unica nel suo genere in tutta la regione. Un ringraziamento va alla tenacia e alla volontà dimostrata dalla nostra Proloco, con il convinto supporto del Comune, nel portare avanti questa manifestazione che caratterizza fortemente il territorio”. Con i festeggiamenti del Carnevale si vuole portare avanti una manifestazione che resiste dalla fine degli anni Venti nella tradizione montoriese con la rievocazione della morte del carnevale, che ha luogo la sera del mercoledì delle Ceneri. A precederla, domenica prossima e martedì grasso, due giorni di festa e balli in piazza. Domenica 7 febbraio, appuntamento alle 15, con la tradizione sfilata di carri allegorici per le vie del centro storico. Martedì 9 febbraio divertimento assicurato per i più piccoli con il “Carnevale dei bambini”, a partire dalle ore 15 presso la palestra della scuola primaria. Mercoledì 10 febbraio si celebra la “morte del Carnevale” dalle 20.30 in via dei Mulini. Quest’anno la manifestazione sarà arricchita, mercoledì alle 21, anche dalla presenza del comico Alvaro Vitali, in arte Pierino, che si esibirà con la moglie, la cantautrice Stefania Corona. Ad interpretare il Carnevale Morto nell’edizione 2016 sarà un personaggio “storico” della rappresentazione montoriese, Serafino Di Donatantonio. Il rito montoriese del Carnevale Morto deriva direttamente dalla commedia dell’arte: il giorno delle ceneri, primo giorno della Quaresima, viene messo in scena il funerale del carnevale appena trascorso, al quale si rende onore attraverso una parodia del rito funebre con tutte le maschere listate a lutto. Ovviamente il canovaccio satirico lascia ampio spazio allo spirito goliardico e a scenette improvvisate dai partecipanti, ispirate ai principali avvenimenti dell’attualità locale e nazionale. Si comincia con la veglia alla fonte in via dei Mulini, alla presenza dell’inconsolabile vedova del Carnevale. Il corteo funebre si snoda poi per le vie del centro storico seguendo la bara per arrivare in piazza Orsini, dove si svolgono le esequie solenni. Ad accompagnare il feretro sarà, come ogni anno, la banda Città di Montorio in un’alternanza di marce funebri e brani di irriverente allegria. Al termine del percorso, il Carnevale morto resuscita tra applausi, balli e vin brulè per tutti.