Campli festeggia i 100 anni di "Manduccio", il nonno avventuriero

Dopo la festa in presenza di familiari e amministratori comunali (in foto), questa sera i compaesani rendono omaggio al boggiodromo di Piancarani ai 100 anni compiuti Armando Ciarrocchi, noto a tutti come “Manduccio”. Nato a Gagliano di Campli nel 1916 da Antonio e Pasqualina, Manduccio arriva al traguardo lasciandosi alle spalle una vita di sacrifici, e abbracciato dall’affetto dei figli e nipoti tutti presenti, insieme agli amministratori di Campli, a spegnere le 100 candeline. Il figlio Davide, ripercorrendo la biografia del centenario papà con gratitudine ha ricordato che “Manduccio” rimase orfano del padre morto in guerra prestissimo all’età di 2 anni insieme al fratello Marino di 3 anni più grande. «La vita di papà iniziò subito in salita e, per quel poco che sono riuscito a farmi raccontare, ho capito che i suoi 100 anni sono stati vissuti in 3 fasi. Dai 2 anni ai 30 anni sono stati a dir poco tremendi. Il suo primo lavoro è stato, all’ età di 7anni, accudire un cavallo di un venditore ambulante. Automaticamente si spostava da un posto all’ altro in tutta Italia centrale, quindi anche in Maremma Toscana e iniziò a fumare tabacco per difendersi dalle zanzare, portatrici di di malattie. Nel 1937 si sposa con Teresa Di Alessio e viene ad abitare a Piancarani di Campi. Nel 1939 si arruolò volontario e fu spedito in Libia. Fin dall’inizio dello scoppio della 2° guerra mondiale si trovò al fronte. Dopo 8 mesi dall’ inizio della guerra, e dopo aver attraversato il deserto libico a piedi fu preso prigioniero dagli inglesi e per mezzo di una nave da carico venne trasferito in Sud Africa dove vi rimase per 5 anni. Il giorno di Natale del 1945 fece ritorno a casa dove potè riabbracciare la moglie e la prima figlia. Dai 30 ai 60 anni, tra alti e bassi, ha cresciuto dignitosamente la famiglia composta da moglie e tre figli.Dai 60 ai mitici 100 si è potuto godere l’ arrivo di 8 nipoti, 8 pronipoti e 4 trisnipoti».