La costrinse a seguirlo a casa dove la violentò, aperto il processo

TERAMO – Prima l’avrebbe abbordata per strada molestandola, poi la sera l’avrebbe chiamata minacciandola per farla uscire dal campeggio e portarla a casa sua dove l’avrebbe violentata. Accuse che sono costate ad un 25enne napoletano il processo per violenza sessuale, con la prima udienza, a porte chiuse, che si è tenuta questa mattina davanti ai giudici del Tribunale di Teramo. Udienza nel corso della quale sono stati ascoltati diversi testimoni dell’accusa (titolare del fascicolo il pm Laura Colica). I fatti contestati al giovane risalgono all’agosto del 2013 quando il 26enne avrebbe incontro casualmente sul lungomare di Alba Adriatica una ragazza romana di 24 anni che si trovava in vacanza con alcuni amici. A quel punto, secondo l’accusa, l’avrebbe molestata e le avrebbe anche preso il telefono con l’obiettivo di risalire al suo numero di cellulare. Successivamente la giovane sarebbe riuscita ad allontanarsi, con il ragazzo che sarebbe tornato all’attacco la stessa sera chiamandola e minacciandola di menare sia lei che gli amici se non fosse uscita dal campeggio per incontrarlo. E a quel punto l’avrebbe costretta a seguirlo a casa dove l’avrebbe violentata. A denunciare i fatti la stessa ragazza, che il giorno dopo sarebbe ripartita per Roma raccontando tutto ai Carabinieri della Capitale. La denuncia è poi passata per competenza alla Procura di Teramo, che aveva chiesto ed ottenuto il processo per il giovane. Adesso le accuse dovranno essere provate in dibattimento.