TERAMO – La sempre maggior esperienza nell’utilizzo di tecniche chirurgiche all’avanguardia e sempre meno invasive, quali la lobectomia videotoracoscopica, associata a un’attenta valutazione fisiopatologica e oncologica del paziente da assistere, stanno regalando al reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Mazzini di Teramo, grandi soddisfazioni a livello nazionale. Una di queste è relativa all’ottimo posizionamento nella graduatoria dei centri operatori con il più basso indice di mortalità post intervento chirurgico. Il reparto diretto da Roberto Crisci ha fatto registrare, secondo i dti diffusi dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, l’Agenas, uno 0,93% a un mese dall’intervento, numero di assoluto rilievo se paragonato a una media tra l’1,5 e il 3% di altri centri italiani, anche sedi prestigiose della chirurgia toracica del Paese. Un risultato che non nasce a caso, se è vero che il reparto del Mazzini è capofila nazionale del registro e gruppo di studi sulle Vats lobectomy: gli specialisti lavorano infatti alla tecnica delle lobectomie videotorascopiche, mini inasiva e di grande precisione chirurgica. «Questo indice – è il commento del primario Crisci – colloca la nostra unità operativa nettamente prima in termini di qualità di assistenza in Abruzzo, ma anche nei primissimi posti nazionali e devono far riflettere tutti su quelle che sono le eccellenze presenti ed operanti in casa propria, prenderne coscienza e attribuire loro la giusta fiducia e considerazione».
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