TERAMO – "Va sfatato un grande equivoco: l’informatica, oggi, è semplice. Ed esistono modi semplici per insegnarla". Parola di Vincenzo Di Nicola che oggi è tornato nella “sua” Teramo su invito della Provincia per avviare un corso di informatica moderna aperto e studenti ma anche ad appassionati. Entro il 2020 l’Europa avrà bisogno di circa ottocentomila professionisti informatici e per svolgere molte attività sarà necessario “parlare” il linguaggio della programmazione: un linguaggio che grazie a nuovi approcci didattici può essere appreso in maniera efficace in un tempo ragionevole. Di Nicola, che vive fra Milano e l’America, originario della frazione di Sant’Atto, a 34 anni, due anni fa, ha venduto ad Amazon (ovvero a Jeff Bezos, il 19esimo miliardario del pianeta ma soprattutto il più grande venditore di tutti tempi) la sua startup: Gopago. Studente del liceo scientifico Albert Einstein a Teramo poi ingegneria informatica a Bologna e negli Stati Uniti, prima ancora di laurearsi. In America Vincenzo si rende conto subito di una cosa fondamentale: "Fino a quel momento in Italia avevo studiato in maniera astratta. Troppa teoria". Prima Stanford, poi Microsoft e Yahoo!, il curriculum di Vincenzo è ricco di riconoscimenti come miglior studente e ricercatore. Poi GoPago che va online alla fine di luglio del 2011. Un sistema di pagamento mobile lanciato in un momento in cui sul settore di sfidano autentici colossi. Da allora, oltre a dedicarsi ai suoi progetti imprenditoriali, Di Nicola, si è impegnato nel mondo della scuola e della didattica con l’obiettivo di promuovere un format di insegnamento sul modello delle Università Americane (dove si è formato dopo la laurea in Italia). Da qui la sua collaborazione con il Liceo scientifico A.Einstein che ha portato alla realizzazione di numerosi progetti e che per questo è stato ricevuto dall’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Perchè, come ha spiegato stamattina nel corso della presentazione dell’iniziativa voluta dalla Provincia, per lui vale l’invito di JFK “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te chiediti cosa puoi fare tu per lui” e insegnare quello che sa “gli sembra la cosa giusta da fare”. Il corso, gratuito e che lui svolge a titolo di volontariato, inizia oggi: “Dieci lezioni frontali di due ore ciascuna e molto lavoro in rete e on line perché la pratica, la condivisione e la partecipazione fanno la differenza”. Intanto si sono iscritti in novanta, fra i 12 e i 50 anni. Essenziale la conoscenza dell’inglese tecnico e l’utilizzo di applicazioni open source. Il corso si svolge alla Biblioteca Delfico.“Per noi una sorta di esperimento e siamo molto grati a questo giovane talento teramano nper la sua generosità – ha dichiarato il presidente Renzo Di Sabatino – da lui arriva un messaggio molto forte: per cambiare dobbiamo impegnarci tutti. A noi istituzioni il compito di creare le condizioni perché talenti e imprese possano sperimentare anche in Italia con meno vincoli e maggiori riconoscimenti”.
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