Mattioli: «La nuova sede? Prima pietra con i fondi del Masterplan» VIDEO

TERAMO – «E’ fondamentale correre ed essere avanti per poter competere; essere avanti significa nella progettazione e per fare una buona progettazione non basta essere bravi, serve anche la tecnologia e gli strumenti aggiornati»: pensa alla genomica, il nuovo direttore generale dell’Istituto zooprofilattico "G. Caporale", il professor Mauro Mattioli, ma anche al benessere animale e alla formazione nei paesi in via di sviluppo attraverso la cooperazione internazionale. Ha tracciato i suoi primi tre mesi dall’insediamento, con la valutazione oggettiva di quello che c’è e che l’Izs teramano sa fare da anni, proprio nell’anno in cui l’istituto compie 75 anni di vita. Nel futuro il mantenimento dei livelli di eccellenza è già sfida di per sè molto gravosa, ma la struttura di ricerca di Campo della iera ha i numeri giusti per affrontare le nuove sfide: «Noi siamo produttori di conoscenza e la conoscenza va trasferita – ha detto Mattioli -. Bisogna spingere molto sulla ricerca e ci piace immaginare una collaborazione con Bioscienze e Medicina veterinaria dell’Università con cui speriamo di sostenere ancora l’attività di alta formazione con borse di dottorato». Mattioli ha anche parlato della nuova sede, un ‘miraggio’ da ormai troppo tempo. La sua costruzione è strettamente legata al Masterplan: «Per la posa della prima pietra bisogna attendere la posa della prima firma sul progetto AgroBioServ – ha detto il direttore generale -, nell’ambito del Masterplan, anche in questo caso realizzando un collegamento, anche strutturale, con l’università di Teramo. Quando il progetto diventerà concreto, saremo in grado di trasferire tutto l’istituto: i progetti passati erano di un trasferimento parziale, se ci sarà questo finanziamento potremo pensare a un trasferimento integrale».

GUARDA L’INTERVISTA AL DIRETTORE MAURO MATTIOLI