«Stiamo ancora aspettando il Premio Teramo»

TERAMO – Tra gli eventi che il Comune ha lasciato per strada o ha organizzato in tono minore, spicca il Premio teramo. A riportarlo alla memoria, ci pensa il consigliere comunale del Partito democratico, Francesca Chiara Di Timoteo, che lo sottolinea come uno «tra i numerosi fallimenti collezionati da parte dell’Assessore alla Cultura Francesca Lucantoni da quando è entrata a far parte della giunta Brucchi». «Tutto è ancora penosamente fermo – afferma il consigliere Pd – contrariamente a quanto l’Assessore Lucantoni ci volle far credere nell’ultima dichiarazione del dicembre 2014 nella quale sosteneva che il Premio Teramo sarebbe slittato di poco rispetto al consueto appuntamento. E invece siamo arrivati ad aprile 2016 ed ancora l’assordante silenzio». Senza dimenticare, cita ancora Di Timoteo, «la somma stanziata dalla Fondazione Tercas per l’edizione 2014, 3mila euro, poi stornata con un colpo di coda, dall’Assessore avverso alla Cultura nel disastroso Capodanno 2015».

«E’ inutile, oltre che imbarazzante, che sul sito istituzionale del Comune di Teramo, nella sezione “Primo Piano” – sottolinea ancora l’esponente del centrosinistra -, venga riportata una notizia sul Premio Teramo nella quale è possibile visualizzare i criteri di regolamentazione, mentre se si va a visitare il sito ufficiale del Premio tutte le ultime notizie sono riferite all’ultima edizione del 2013». Secondo Francesca Di Timoteo «la distruzione del Premio Teramo è ormai quasi scritta, come dimostrano anche le dimissioni dal ruolo di segretario del Premio, recentemente comunicate da Simone Gambacorta che ha sempre dimostrato un senso di responsabilità e di rispetto verso questa grande rassegna letteraria. Non so quali potranno essere, a questo punto le giustificazioni che l’Assessore Lucatoni e il Sindaco, potranno avere riguardo la NON programmazione del Premio Teramo ma speriamo che per una volta dicano la verità e non ci diano come al solito, le solite risposte dal carattere fabiesco prendendo in giro ancora una volta i cittadini teramani».