Chirurgia estetica in ospedale spacciata per terapeutica: 11 mesi all'ex primario

TERAMO – Undici mesi, pena sospesa, per abuso d’ufficio. E’ la pena inflitta questo pomeriggio a Michelangelo Milani, l’ex primario di chirurgia dell’ospedale di Sant’Omero finito a processo con l’accusa di aver effettuato in ospedale interventi di chirurgia estetica non autorizzati e condannato dal Tribunale di Teramo per una parte degli interventi incriminati. Per altri interventi, infatti, i giudici hanno disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione mentre per un solo caso Milani è stato assolto con la formula "perche’ il fatto non sussiste".
Il Tribunale ha disposto anche il risarcimento del danno a favore della Asl.

La vicenda per la quale Milani è stato condannato risale ad ottobre del 2010 quando il professionista fu coinvolto in un’indagine svolta dai carabinieri di Sant’Egidio e avviata dal pm Bruno Auriemma dopo l’arrivo, sul tavolo della Procura, di alcune denunce. Denunce in cui il medico veniva accusato di effettuare in ospedale interventi di chirurgia estetica, e in particolare di mastoplastica e blefaroplastica. Interventi che, secondo l’accusa, venivano mascherati con patologie per le quali la legge ammette interventi ricostruttivi a seguito di interventi chirurgici.

Accuse gravi che avevano portato la Procura, al termine delle indagini, a chiedere il rinvio a giudizio del professionista con l’accusa di peculato e abuso d’ufficio e la difesa dell’uomo a chiedere l’ammissione al rito abbreviato. Ma proprio al termine del rito abbreviato il gup aveva riqualificato il reato in truffa aggravata e continuata, rinviando gli atti al pm e con la vicenda successivamente finita davanti al giudice monocratico.

Giudice monocratico che però, al termine del processo, aveva nuovamente riqualificato il reato in abuso d’ufficio, emettendo un’ordinanza con la quale rinviava il procedimento davanti al collegio, competente per quel tipo di reato. Oggi la sentenza di primo grado.