Da lunedì chiude Grasciano: il Csa vuole dai sindaci l'aumento dei prezzi sui rifiuti

NOTARESCO – Non ci usciamo più con i conti, se volete che trattiamo ancora i vostri rifiuti dovrete pagare di più. Intanto il polo tecnologico chiude, dal 2 maggio non sarà più possibile ‘conferire’ i rifiuti a Grasciano. E’ questo il succo di una lettera che i sei sindaci del Consorzio Cirsu, tra gli altri clienti, si sono visti recapitare dal presidente del Consorzio Stabile Ambiente dell’Aquila, che gestisce per conto del fallito consorzio Cirsu, gli impianti di trattamento dei rifiuti nel territorio del comune di Notaresco. E’ tutto nero su bianco, con fin troppo precisi riferimenti a un ‘listino’ calmierato secondo quando disposto dalla stazione appaltante (il Cirsu) sul presupposto però che Csa avrebbe potuto utilizzare la discarica di Grasciano nel suo ampliamento: così però non è stato e se aggiungete a ciò il ricorso a impianti finali esterni di trattamento, la somma è «un notevole squilibrio economico-finanziario, non più sostenibile». Le prescrizioni dell’Arta per poter utilizzare l’impianto di compostaggio dopo il sopralluogo che ha portato alla sospensione dell’autorizzazione ambientale – dicono al Csa -, sono state tutte eseguite, prontamente e integralmente appena autorizzate dai curatori fallimentari: ciononostante, non è stato revocato il fermo imposto dalla Regione Abruzzo. Da qui la decisione di sospendere l’attività da lunedì prossimo quando i Comuni (e non solo) si troveranno sbarrate le strade di accesso al polo tecnologico, non più tardi di qualche mese fa inaugurato di nuovo come uno tra i più avanzati, e precipitato in un vorticoso succedersi di eventi fino al fallimento e qualche inchiesta penale. Dunque attività sospesa? Sì, però…: Csa non lo nasconde e annuncia che l’attività potrebbe riprendere solo «dietro revisione delle tariffe attuali» e comunque si tornerebbe al listino calmierato, al prezzo scontato cioè, dietro il verificarsi di una condizione essenziale: la consegna della nuova discarica. Capito? Chi è interessato, chiosa la nota del Consorzio Stabile Ambiente, può prendere contatto con l’ufficio commerciale per la definizione delle nuove condizioni economiche. Pubblicità progresso.