Caos nel porta a porta, colpa del pit-stop per cambio gomme dei mezzi Team?

TERAMO – Le proteste sono diverse e adesso diventano tante: la raccolta differenziata funziona a singhiozzo, sono tante le zone dove il servizio non viene effettuato come si dovrebbe. La più forte delle lamentele arriva dalla frazioni ma sono tante anche le zone del capoluogo dove l’immondizia resta là dove i cittadini la conferiscono oppure viene ritirata con grosso ritardo nel corso della giornata. E’ successo appena tre giorni fa. Proteste che arrivano non solo all’Infopoint della Teramo Ambiente ma anche al Comune, e proprio dal palazzo di città è stato chiesto un chiarimento alla municipalizzata su cosa stia accadendo. Non sono poche le voci che attribuiscono le falle del porta a porta nella carenza di mezzi a disposizione, quelli appositamente comprati per la differenziata e sottoposti a veri e propri tour de force che mettono a dura prova la meccanica e la carrozzeria. Un numero imprecisato di "Porterini" come in gergo erroneamente chiamati, circa una ventina, sono infatti indisponibili o lo erano fino a ieri, quando facevano bella mostra di sè nel cortile esterno di una nota ditta che commercializza pneumatici a Villa Vomano. Tutti lì da almeno una decina di giorni, tutti con le… scarpe nuove – più o meno in ritardo con la scadenza, nota da mesi, del 15 aprile per l’obbligo delle gomme invernali – ma ancora fuori servizio. Altre cause di fermo macchina, puntualmente confermato e verificato dal registro quotidiano dell’officina della Team, hanno tolto dai giri di raccolta i mezzi di carico: da qui il ritardo nella raccolta. La domanda è legittima: perchè è accaduto? Intanto da tempo in Team la gara per individuare il fornitore dei pneumatici (una commessa importante sotto il profilo economico) viene annunciata ma non espletata: risulterebbe essere ‘appesa’ da inizio anno, pronta ma dentro un cassetto. Ci si rifornisce dallo stesso gommista, in proroga evidentemente. Che però ha ‘vestito’ i mezzi ma non li ha restituiti con urgenza, evidentemente: come nel caso dei controlli sugli evasori della Tia, anche in questo caso nessuno ha messo ‘pressione’ al fornitore? Risultato: la differenziata soffre, i cittadini si tengono la puzza, così come il gommista si tiene i mezzi…