TERAMO – Nel dibattito politico cittadino, e non senza interpretazioni disgiunte dall’"esonero" dell’assessore Rudy Di Stefano, interviene anche l’Associazione Nuove Energie, comparsa di recente nel panorama associativo politico, proprio su spinta dell’ex componente dell’esecutivo di Brucchi, eletto nelle fila di Futuro In. Non a caso il giudizio critico che Nuove Energie esprime, è di bocciatura nei confronti de primo cittadino, partendo dall’analisi del voto del giugno 2014 fino ad arrivare allo stato dell’arte, sintesi del Brucchi-ter. Secondo l’Associazione, che «registra tra i propri iscritti, un crescente malcontento ed una forte disaffezione nei confronti della politica», il risultato elettorale raggiunto con la coalizione di centrodestra alle amministrative 2014 fu merito delle liste a lui collegate, se è vero che Brucchi fu «sconfitto dalle urne avendo conquistato il 49.7%, mentre le liste in suo appoggio avevano collezionato un lusinghiero 55.5%» e che lo stesso sindaco aveva mostrato «una certa debolezza per aver ottenuto 804 miseri voti di vantaggio rispetto alla candidata Manola Di Pasquale, appiattendo ulteriormente il divario di preferenze tra la propria lista e quella avversaria». Dunque le liste trainarono il sindaco e non viceversa. A quel 55,5% delle liste «dobbiamo oggi sottrarre il 6.25% della Lista Civica “Al centro per Teramo” che, in blocco, ha fatto sapere di non sentirsi più rappresentata da Maurizio Brucchi». Facendo due conti, se si aggiunge anche la forza elettorale degli assessori dimissionari, «è ragionevole affermare che oggi il Sindaco non rappresenta più l’esigua maggioranza elettorale vagliata dalle urne, pur continuando ad avere una ridotta maggioranza consiliare che pare essere solo di facciata!». Per Nuove Energie, dunque, Brucchi oggi non rappresenta più il 50% più uno degli elettori. E’ dunque il caso, secondo Nuove Energie, che il primo cittadino «ricorra ad un forum partecipativo per verificare se esistono ancora quei “numeri elettorali” a cui ha fatto appello. Tale forum potrebbe anche avere valore di mero “mandato esplorativo” ma, se confermasse la maggioranza elettorale, motiverebbe il Sindaco, al di fuori di ogni ragionevole dubbio, a proseguire il suo mandato».
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