Teramo Ambiente, dopo 9 ore l'ipotesi part-time salva 17 dei 22 esuberi

TERAMO – Saranno ricollocati a part-time in 17, mentre per altri 5 scatterà una serie di incentivi all’esodo modulati in base al periodo di anzianità e altri parametri. E’ l’ipotesi di accordo sindacale, sottoscritto ieri sera, dopo 9 lunghe ore di trattativa, dai vertici della Teramo Ambiente e le sigle sindacali Cgil, Cisl, Fiadel, Uiltrasporti e Ugl nell’ambito della vertenza sugli esuberi nella municipalizzata. Sono infatti 22 (e non più 29) i dipendenti interessati alle procedure di messa in mobilità per il licenziamento collettivo, per i quali il braccio di ferro tra azienda e organizzazioni sindacali va avanti da tempo. In sostanza è stata messa nero su bianco quella che era stata la proposta avanzata dallo stesso sindaco Maurizio Brucchi: dei 17 part-time proposti, due saranno nel servizi di igiene urbana, due nel verde pubblico, tre nella pulizia dei locali della sede Team, 6 nel servizio di call-center che sarà affidto entro l’anno a una società esterna (con precisa clausola di salvaguardia inserita nel contratto di affidamento del servizio) e 4 entro il 2017 nel nuovo Centro di raccolta rifiuti di contrada Carapollo. I restanti lavoratori saranno incentivati al pensionamento, laddove ne sono previsti i termini e i tempi, con una somma di 300 euro netti al mese per ciascuno dei mesi mancanti al pensionamento; per gli altri 1.000 euro all’anno per ciascun anno di anzianità, per un massimo di sei lavoratori e di 10mila euro lordi pro-capite. L’ipotesi, prima di essere definitiva, sarà sottoposta all’assemblea dei lavoratori Team che i sindacati hanno convocato per il prossimo 30 giugno.