Il Comune cita l'Izs per il Mattatoio comunale mai finito di pagare

TERAMO – Riprende il braccio di ferro tra Comune e Istituto zooprofilattico, dopo anni di relatia tregua. Se nei tempi passati questo riguardava soprattutto la sistemazione dei cani, affidati dall’amministrazione comunale all’ente di ricerca e per i quali a distanza di tempo se ne chiedeva il conto dell’assistenza, stavolta è la municipalità a contrattacare, rivendicando il saldo della vendita del Mattatoio comunale di via Campo Boario. L’edificio, di cui ancor oggi si conserva l’iscrizione con i caratteri dell’allora pensiero architettonico, costituì ampliamento della struttura esistente dell’Izs e attualmente è parte integrante di laboratori e uffici dell’Istituto. Il Comune cita dunque in giudizio l’Izs per ottenere la somma di 824mila euro, oltre interessi, quale parte rimanente del contratto che nel 1996 prevedeva il pagamento di 1,8 milioni di euro complessivi, dei quali 1,5 in denaro e 258mila (mezzo miliardo di allora) in opere di sistemazione delle aree antistanti il mattatoio. Secondo gli accordi una prima parte fu versata contestualmente alla sottoscrizione del contratto, mentre la seconda parte doveva essere versata in rate diverse, il cui importo e scadenza non erano determinati, ma affidati alla discrezionalità dell’Istituto, man mano che si fosse proceduto, da parte del Comune, alla materiale consegna dei singoli edifici e delle aree di pertinenza. Nel corso degli anni, e ad oggi sono 20, si è susseguita un’altalena di richieste, rinvii e ulteriori procedimenti con l’Izs che ha anche eccepito il mancato pagamento a compensazione di somme per la gestione del canile comunale di contrada Carapollo e alla custodia dei cani ricoverati nella struttura di contrada Gattia, con un rimpallo di crediti.