Non ci fu stalking al sindaco, assolti Rosci e altri 18 ultras del Teramo

TERAMO – Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si è concluso così, a distanza di anni dai fatti, il processo davanti al giudice Antonio Converti che vedeva imputati, per lo stalking al sindaco Maurizio Brucchi, il leader di Azione antifascista Teramo, Davide Rosci, e altre 18 persone, tutte ultras del Teramo, accusate di interruzione di pubblico servizio per aver più volte interrotto i lavori del consiglio comunale in occasione del dibattito sul progetto di abbattimento del vecchio stadio. 

I fatti contestati a Rosci e agli altri imputati, con il processo che vedeva riuniti due diversi fascicoli entrambi a firma del pm Davide Rosati, risalivano al 2011 quando lo stesso Rosci (per il quale nel 2015 la Cassazione ha confermato la condanna a sei anni per gli scontri di Roma), fu raggiunto nell’ambito dell’inchiesta sullo stalking dal divieto di avvicinarsi a meno di 50 metri dal primo cittadino.