Chiarini: «Aprire l'Ipogeo e rilanciare i Civici musei»

TERAMO – La riapertura dell’Ipogeo di Piazza Garibaldi e la valorizzazione del Patrimonio archeologico dei Musei Civici (Museo Archeologico, Pinacoteca) e del laboratorio delle art ‘Arca’: sono al centro del programma di rinnovamento culturale del Comune di Teramo presentato questa mattina in conferenza stampa dal neo assessore alla Cultura, Marco Chiarini, e dal sindaco, Maurizio Brucchi. Riconfermato il Festival della Follia, il Cinema all’aperto, quest’anno a carico degli sponsor, e il Premio Teramo, con l’elezione del nuovo segretario Paolo Ruggieri ,il neo assessore alla Cultura si trova a gestire un incarico tutt’altro che semplice visto che gli unici fondi a disposizione sono i 6o mila euro stanziati dalla Fondazione Tercas, troppo pochi per soddisfare le necesssità. «I fondi non ci sono – ha spiegato Chiarini – è inutile realizzare nuove mostre. Nel momento storico in cui ci troviamo dobbiamo valorizzare quello che abbiamo, rinforzare e rivitalizzare il nostro patrimonio culturale, anche attraverso nuove scelte di comunicazione.». Per quanto riguarda l’Ipogeo, Marco Chiarini ha le idee molto chiare. «Vorrei spingere il cittadino teramano a entrare nella struttura e a valutarne le potenzialità. L’idea è quella di organizzare una settimana della cultura,magari per l’ultima settimana di settembre, all’interno dell’Ipogeo, una sorta di Stati Generali, con rappresentanti regionali, ministeriali; chiunque abbia delle idee è invitato a partecipare. Ci saranno degli incontri con esperti del setore, voglio coinvolgere anche le scuole e i bambini. Bisogna fare squadra per valutare il da farsi. Il mio obiettivo è quello di formare un nuovo pubblico e trovare nuove soluzioni per valutare come agire sia per quanto riguarda l’Ipogeo che per l’intera programmazione culturale». Altro aspetto importante del programma presentato da Chiarini è la valorizzazione del patrimonio culturale esistente in particolare il Museo Archeologico, la Pinacoteca e l’Arca soprattutto per quanto riguarda l’attività didattica del Patrimonio culturale e il rapporto con le scuole, che costituisce un punto di forza della nostra città. «Le parole d’ordine – ha concluso Marco Chiarini – sono Identità ed orgoglio. E’ necesserio rinforzare l’identità teramana e ed essere orgogliosi di quello che abbiamo. Ho intenzione di selezionare tre giovani curatori che si occupino per un certo periodo dell’Arca, del Museo Archeologico e della Pinacoteca, e che lavorino a stretto contatto con l’assessorato alla Cultura e con i servizi educativi del Comune. Questo è importante per far nascere nuove idee, realizzare cose nuove e per intercettare finanziatori».