Colleatterrato, muore di overdose agli arresti domiciliari

TERAMO – E’ la seconda vittima della droga nel giro di poco più di un mese, sempre a Teramo. Stavolta la tragedia si è consumata a Colleatterrato, nella notte. Erano da poco trascorse le due quando è arrivata la disperata richiesta di allarme del padre del 35enne Francesco Turchetti: «Correte mio figlio è morto» ha gridato al telefono, dopo averlo trovato riverso nel letto della sua camera. Quando i soccorsi, sanitari del 118 e carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Teramo diretti dal maggiore Riziero Asci, sono arrivati sul posto, per il giovane purtroppo non c’era più nulla da fare: il medico avrebbe fatto risalire la sua morte ad almeno una o due ore prima.

Sul corpo c’era il segno di un ‘buco’ recente, e nella stanza inequivocabili anche le tracce e gli arnesi di morte, come due siringhe. Non è stato possibile far altro che avvertire il magistrato di turno, che molto probabilmente disporrà l’autopsia, e trasferire la salma all’obitorio dell’ospedale di Teramo.

Turchetti era agli arresti domiciliari e questo rende ancor più particolare questo decesso per stupefacenti. L’inchiesta aperta dalla magistratura dovrà accertare come abbia fatto la vittima a disporre dello stupefacente che poi gli avrebbe provocato la morte, essendo nell’impossibilità di ricevere visite, anche se era stato autorizzato a uscire, nei giorni dispari, per un periodo di due ore. Come si diceva, è la seconda vittima Lo scorso 2 giugno, in via de Gasperi, in un locale sfitto di sua proprietà, era stato trovato senza vita, anche lui per overdose, il 46enne Francesco Caporali; lo scorso 24 giugno, in viale Bovio, un uomo era stato salvato dal tempestivo intervento del 118 da una crisi da stupefacenti.