Tercas e Popolare di Bari, da oggi una banca sola

TERAMO – La ‘migrazione’ si sta concludendo positivamente e da stamattina, come ampiamente annunciato a tutti i correntisti da tempo, i teramani ex Tercas e i pescaresi ex Caripe saranno di fatto nuovi clienti della Banca Popolare di Bari. Si materializza cioè la fusione per incorporazione dei due istituti di credito abruzzesi nella capogruppo pugliese. Ma le due banche abruzzesi e le loro filiali sul territorio locale, avranno un privilegio che non spetterà ad altre delle regioni limitrofe (dall’Emilia, alle Marche, al Lazio): manterranno il logo, anche se solo simbolicamente, sulle insegne degli uffici.

All’apertura degli sportelli tutte le filiali Tercas e Caripe avranno dunque un nuovo logo all’esterno (che questa mattina il quotidiano La Città ha mostrato in esclusiva), ma dentro, nel cuore dell’organizzazione e dei sistemi, la banca sarà una sola: le aree credito, commerciale, personale, organizzazione e i sistemi informativi faranno parte della più grande banca del Meridione. Per i clienti teramani e abruzzesei della Tercas, da giovedì scorso questo passaggio tecnologico ha comportato qualche limitato disagio, consistito nella impossibilità ad esempio di fare prelievi ai bancomat della banca (ma pur sempre negli altri istituti senza aggravio di commissioni), o bonifici, così come ne ricevere un nuovio codice Iban e utilizzare per l’Internet banking il nuovo sito della Popolare di Bari invece che il vecchio Tercas.

Come ha dichiarato al quotidiano La Città il consigliere delegato di Pop Bari, Gianluca Jacobini, «i due marchi storici sono stati mantenuti. Abbiamo rispettato la parola data, sia come segno di vicinanza al territorio, che per rispetto di due simboli della comunità abruzzese. Ne siamo più che certi: Tercas e Caripe sono un valore aggiunto per soci e clienti. Per Banca Popolare di Bari l’Abruzzo rappresenta un territorio ed un mercato in cui crescere e svilupparsi in prosperità».

Come si diceva, la riorganizzazione trasformerà le sedi di Roma, delle Marche, dell’Emilia e della Lombardia in filiali della Popolare di Bari. Si chiude insomma il lungo e complesso processo di acquisizione della banca di corso San Giorgio avviata nel 2013, con il sostegno del Fondo interbancario di tutela dei depositi, formalizzato nel luglio 2014 con l’uscita dal commissariamento e poi con l’avvio della riorganizzazione delle due banche con l’obiettivo dell’integrazione.