Un addio senza la Città all'eroe della Resistenza FOTO

TERAMO – Sulle note di ‘Bella ciao’ gli amici e i tanti cittadini, tra i quali molti giovani, hanno dato l’ultimo saluto oggi, nel Santuario della Madonna delle Grazie, a Salvatore Tirabovi, l’ultimo partigiano di Bosco Martese, venuto a mancare ieri all’età di 94 anni. I gonfaloni dell’Associazione nazionale partigiani, in cui Tirabovi era ancora molto attivo, quello dei Mutilati di guerra, e ancora quello di Teramo Nostra, lo hanno accompagnato nella funzione religiosa, così come c’erano il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino (con il gonfalone dell’Ente, medaglia d’oro al valore), e l’ex sindaco Angelo Sperandio, come c’era, discreta ma presente, una delegazione di giovani di Azione Antifascista. Un’assenza si è notata: quella di un rappresentante del Comune di Teramo. Nessun consigliere di maggioranza o di opposizione era presente, fatta eccezione per il solo Alberto Melarangelo del Partito democratico. E tra i volti noti – oltre ai rappresentanti dell’Anpi e di Teramo Nostra –  anche chi la Resistenza, da giovanissima, la visse comunque da vicino, come il cavaliere Giuliana Valente, già consigliere comunale e vicepresidente del consiglio regionale. Un addio intimo, dunque, tra chi il ricordo e la cultura della lotta di libertà dal nazifascismo la porta dentro. Tutti stretti attorno ai figli e a quel feretro di un indomabile eroe di Bosco Martese e dello sminamento del ponte di San Ferdinando..