Cantiere Corso, Brucchi: «La scadenza per la ditta resta fine marzo». La Sovrintendenza si riunirà martedì prossimo

TERAMO – Alla vigilia della manifestazione dei commercianti annunciata per mercoledì alle 10 il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ottiene un primo risultato: finalmente la Commissione regionale della Sovrintendenza ai beni archeologici si riunirà per valutare quegli aspetti finora elusi delle modifiche progettuali tese a salvaguardare i reperti storici emersi durante gli scavi nel cantiere per la ripavimentazione del Corso San Giorgio. Il sindaco aveva alzato fatto la voce grossa venerdì scorso, quando aveva contatto il responsabile della Sovrintendenza, Gizzi, per chieder risposte che finora non sono mai arrivate, al punto da indurre i commercianti a scrivere al Governatore D’Alfonso e a presentare anche un esposto alla Procura teramana. Ebbene, oggi è arrivato l’annuncio che la seduta della Commissione si farà il prossimo 11 ottobre, alle 11.45. Chissà se questa data sarà quella buona per ‘liberare’ corso San Giorgio dal cantiere che è diventato stanziale nel tratto dalla Tercas a salire? Intanto stamattina lo stesso sindaco è tornato a rassicurare i titolari delle attività e i cittadini sul cantiere di Corso San Giorgio praticamente fermo dopo il ‘pasticcio’ delle mattonelle sbagliate: «I lavori non sono fermi. Come da programma, due settimane erano necessarie per terminare l’intervento del Ruzzo. L’obiettivo è che i lavori terminino al più presto possibile e ricordo che comunque c’è una convenzione con due date, di inizio e di fine lavori. La ditta sa che ha come ultima scadenza la fine di marzo. Per quanto riguarda le pietre per la pavimentazione sono state ordinate, forse arriveranno in aereo per accorciare ulteriormente i tempi. Intanto in settimana – ha annunciato il primo cittadino – termineranno i lavori alla conduttura del gas in Via Delfico, l’area verrà ripavimentata interamente  fino a Piazza Cellini».