Aperta la camera ardente di Valerio. L'autopsia conferma: ucciso dalla droga

TERAMO – Si terranno mercoledì pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa della Madonna Immacolata a piazza Garibaldi, i funerali di Valerio Giannobile, il 27enne, ultrà e Antifà, morto a casa di un amico nella notte tra venerdì e sabato. Nel tardo pomeriggio di oggi all’ospedale Mazzini di Teramo è stata aperta camera ardente, dove è iniziata la mesta sfilata dei tanti amici del giovane teramano deceduto. Il magistrato che conduce l’inchiesta sul decesso, condotta da Andrea De Feis, ha infatti firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai famigliari, subito dopo la conclusione dell’autopsia, eseguita nel primo pomeriggio di oggi dall’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra. L’esame medico legale ha confermato i sospetti sorti nelle ore immediatamente successive alla scoperta del cadavere, dopo gli inutili soccorsi del 118: la morte è stata causata da una intossicazione acuta da stupefacenti. Al momento non si conosce la natura della sostanza ingerita, che il giovane avrebbe inalato. Secondo una prima ricostruzione fatta assieme agli agenti della squadra mobile dai due amici che erano con lui, potrebbe trattarsi però di cocaina. Una conferma in tal senso, per quel che può valere in questa tragedia, arriverà nei prossimi mesi dagli esami tossicologici sui campioni organici, che saranno eseguiti dal professor Rino Froldi, dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Macerata.