Il sottosegretario Lotti in visita all'Amadori di Mosciano

MOSCIANO SANT’ANGELO – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Stefano Lotti, ha visitato oggi lo stabilimento Amadori A Mosciano Sant’Angelo. Alla delegazione (di cui facevano parte il Governatore Luciano D’Alfonso, i parlamentari teramani Tommaso Ginoble, Giulio Cesare Sottanelli e Paolo Tancredi, oltre all’assesore regionale all’agricoltura, Dino Pepe e i consiglieri regionali Sandro Mariani e Luciano Monticelli) è stato mostrato l’apparato organizzativo e produttivo dell’opificio moscianese, che rappresenta un fiore all’occhiello del sistema di produzione di Amadori e che nel prossimo futuro esprimerà ulteriore potenziale sul territorio."" «Oggi ho visitato un’azienda che rappresenta il cuore della storia del nostro Paese, dagli anni ’30 fino ad oggi – ha dichiarato il sottosegretario Lotti –. È insieme ad aziende come queste, che investono in innovazione, in ricerca e sviluppo, in nuovi prodotti Made in Italy che vogliamo continuare a far crescere il nostro Paese. Noi ce la stiamo mettendo tutta, basti pensare al Jobs Act, agli ammortamenti previsti nella Finanziaria per chi produce e dà lavoro, alla sburocratizzazione in corso: noi crediamo nelle aziende italiane come Amadori e insieme a loro vogliamo far ripartire l’Italia».
«Amadori è presente in Abruzzo dall’inizio degli anni ’80 – ha detto nel corso dell’incontro Flavio Amadori, Presidente della Amadori –. Qui abbiamo dato vita ad un’intera filiera integrata avicola, con allevamenti, incubatoio, mangimificio, stabilimenti di trasformazione, confezionamento e distribuzione, offrendo lavoro a circa 2.000 persone, che rappresentano oltre il 25% del totale dei 7.400 dipendenti Amadori in tutta Italia. La maggior parte di essi lavora proprio nello stabilimento di Mosciano. E vogliamo continuare a crescere, con un piano di sviluppo che prevede almeno 200 milioni di euro di investimenti nei prossimi 5 anni».
Nello stabilimento di Mosciano, negli ultimi 10 anni, Amadori ha investito circa 100 milioni di euro. E’ cresciuto esponenzialmente e ha visto realizzarsi progetti molto significativi, dal biodigestore anaerobico alla nuova area logistica. Lo stabilimento, oltre ad essere il principale sito per la produzione di prodotti innovativi, è anche la piattaforma di spedizione utilizzata per tutte le vendite effettuate nel Sud Italia. Il bilancio 2015 della Amadori ha segnato ricavi per oltre 1,250 miliardi di euro: l’azienda è presente sul territorio nazionale con 6 incubatoi, 6 mangimifici, 6 stabilimenti di trasformazione e lavorazione, 19 tra filiali e agenzie.