Brucchi: «Il terremoto in Abruzzo è a Teramo, siamo in emergenza per le verifiche». Gli edifici inagibili sono 148, 623 i senza-tetto

TERAMO – «C’è una errata percezione dei danni che Teramo, città capoluogo, ha subìto con questo terremoto: noi siamo soli a fronteggiare con i vigili del fuoco qualcosa come oltre 1.000 richiestedi verifiche e sopralluogi. Deve essere ben chiaro che in Abruzzo, il terremoto c’è stato soprattutto a Teramo e provincia». Ce l’ha con la Protezione civile, intanto, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi: ha bisogno, dice, del sostegno tecnico per le verifiche nelle abitazioni, a centinaia interessate da lesioni più o meno gravi, che però hanno provocato un brusco innalzamento del numero degli sfollati nel capoluogo e nele frazioni. Nel fare il punto della situazione dinanzi al riaperto cimitero di Cartecchio – dove si entra da un ingresso secondario – il primo cittadino riferisce della telefonata del collega aquilano Cialente che gli ha offerto 50 appartamenti del Progetto Case per ospitare 50 famiglie sfollate. E lo dice proprio mentre si trrova a fronteggiare l’ultima emergenza in ordine di tempo: due condomini di proprietà dell’Ater, in via Adamoli e in via Giovanni XXIII, nel quartiere di Colleatterrato dove  i vigili del fuoco hanno sottolineato vizi di agibilità per le lesioni ai pilastri, e oltre una cinquantina di famiglie devono lasciare le case. 

In serata il sindaco, in un colloquio telefonico con il Governatore, ha chiesto di aprire a Teramo una postazione avanzata del COR (Comando Operativo Regionale di Protezione Civile), per rendere più uniformi, coordinati e rapidi gli interventi, in particolare appunto le verifiche di tutti gli edifici pubblici e privati che in questo momento rappresentano la vera e reale emergenza: finora richieste di interventi non ancora evase sono 1.165 quelle dei vigili del fuoco, 1.493 per il Centro operativo comunale (di cui 707 ancora del terremoto del 24 agosto). La richiesta andrebbe anche ad ausilio degli altri comuni del territorio provinciale, che ormai si appalesa come il vero ambito regionale colpito duramente dal sisma.
 
Il numero degli edifici inagibili nel territorio comunale è aumentato a 148 e le persone coinvolte dalle ordinanze di sgombero sono 306, cui vanno aggiunte le 317 che già sono ospitate nelle aree di accoglienza notturna per le quali sono già in corso le opportune verifiche.