La Noè Lucidi non riapre lunedì. Alunni distribuiti tra Zippilli e Parco della Scienza. La preside fa trovare i carabinieri ai genitori FOTO VIDEO

TERAMO – La scuola Noè Lucidi non riaprirà lunedì prossimo. Gli alunni della scuola elementare saranno trasferiti già da lunedì prossimo negli istituti Zippilli e Michelessi, ma siccome non c’è spazio per tutti, quelli di due sezioni – che al momento non sono state ancora individuate -, otto classi in tutto, faranno lezione al Parco della Scienza. Questo – ha spiegato il sindaco – per evitare i doppi turni.I bimbi della scuola materna, ospitata al piano inferiore dell’ala est, andranno invece nella scuola materna di via del Baluardo, la De Albentiis.
Il sindaco, incontrando i genitori all’esterno della scuola, dove ha fatto un sopralluogo assieme a una delegazione di una quindicina di genitori (visita interdetta ai giornalisti dalla preside Lia Valeri, adducendo motivi di sicurezza) e alla dirigente scolastica, accompagnato dagli assessori ai Lavori Pubblici, Franco Fracassa e all’Istruzione Francesca Lucantoni, ha spiegato alle mamme e ai papà che sono rimasti fuori quale era stata la decisione assunta: il Comune in sostanza ha deciso di anticipare i lavori che erano previsti a giugno, a completamento dell’intervento cominciato mesi fa, con un intervento di posa di una rete cosidetta di ‘antisfondellamento’, su tutti i solai dei tre piani dell’edificio
 Il sindaco Brucchi ha riferito la previsione che i tecnici gli hanno consegnato sui tempi dell’intervento e, di conseguenza, della chiusura: «Dicono che per i lavori serviranno due o massimo tre settimane». I genitori presenti hanno espresso soddisfazione alla decisione, confrontandosi con il sindaco con toni civili. Hanno però mostrato stupore per aver trovato al’ingresso della scuola, al loro arrivo alle 15, i carabinieri che la dirigente scolastica ha voluto fossero presenti per l’identificazione degli ‘accreditati’ all’ingresso nella scuola. Alla richiesta di spiegazioni al primo cittadno del perchè dela presenza dei militari dll’Arma, il sindaco ha risposto: «Non è stata una mia idea».