Chiuso con successo il confronto tra magistrati cinesi e l'università

TERAMO – Ventuno pubblici ministeri cinesi hanno partecipato al corso di formazione sul sistema processuale italiano che si è svolto all’Università di Teramo, in accordo con il Governo della Repubblica Cinese della Provincia di Hubei, organizzato e coordinato da Maria Cristina Giannini, docente di Criminologia e delegato del Rettore alla Mobilità europea e internazionale. Particolare soddisfazione per la formazione ricevuta è stata espressa dai magistrati cinesi, che per tre settimane hanno seguito lezioni e partecipato a incontri sull’organizzazione investigativa dei procuratori italiani e sul meccanismo operativo degli organi procedurali italiani. Il programma del Corso è stato concordato con le autorità cinesi e ha previsto anche una serie di visite, fra le quali quelle al Servizio di Polizia Scientifica presso la Direzione Centrale Anticrimine del Ministero dell’Interno, alla Procura Generale della Corte di Cassazione, al Consiglio Superiore della Magistratura, all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Corte di Appello di L’Aquila. ""

Inoltre, i magistrati di Hubei, accompagnati da Maria Cristina Giannini e dal direttore generale dell’Ufficio di Anticorruzione e Procuratore del Popolo di Hubei Peng Shengkun hanno incontrato il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini e il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli.

«La Procura di Hubei ‒ ha spiegato Maria Cristina Giannini ‒ con la quale avevamo già collaborato per un incontro sul tema della detenzione, considerando di alto livello il ruolo delle procure italiane nelle indagini, ha richiesto al nostro Ateneo un aggiornamento specifico nel momento in cui gli organi giudiziari cinesi stanno portando a termine una riforma del sistema giudiziario incentrata su un miglioramento del sistema di responsabilità giudiziaria del Tribunale e della Procura del Popolo, che sono i loro organi penali».

«Per questo ‒ ha proseguito ‒ ho ritenuto fondamentale coinvolgere anche alcuni attori del processo penale in Italia quali la Procura della Repubblica di Teramo, la Questura di L’Aquila, l’Ordine degli Avvocati di Teramo, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione e la Procura Generale presso le Corti d’Appello di L’Aquila e Roma».

Gli incontri sul sistema giudiziario italiano, infatti, sono stati tenuti fra gli altri dal sostituto procuratore generale Fulvio Baldi, dal procuratore della Repubblica di Teramo Antonio Guerriero, dai suoi sostituti Stefano Giovagnoni e Laura Colica, dal questore di L’Aquila Alfonso Terribile, dal capo della Squadra mobile di L’Aquila Gennaro Capasso, , dal procuratore generale presso la Corte d’Appello di L’Aquila Pietro Mennini, dall’ex procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma Luigi Ciampoli, dall’avvocato di Teramo Giovanni Gebbia e dalle docenti dell’Ateneo Rosita Del Coco e Laura Di Filippo