Adesso possono partire i lavori per la nuova scuola di Colleatterrato

TERAMO – A due giorni dall’incontro con il commissario alla ricostruzione Vasco Errani i riflettori restano puntati sulle scuole teramane. Lunedì 2 gennaio, infatti, partiranno, finalmente, i lavori per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia di Colleatterrato che sorgerà nel quartiere San Benedetto precisamente nell’area antistante le Poste. Il nuovo edificio ospiterà circa 150 bambini teramani. I lavori finanziati con 1 milione e 300 mila euro di fondi ministeriali dovranno essere conclusi entro la fine del 2017 almeno se il Comune vorrà assicurarsi la possibilità di aver accesso a tutti i soldi messi a disposizioni (compresi i fondi del ribasso sui materiali) per la realizzazione del secondo lotto che prevede la mensa e l’area cucina. Il nuovo progetto, già presentato nello scorso anno, è fortemete innovativo dal punto di vista dei criteri antisismici. Il nuovo edificio sarà circondata da un ampio spazio esterno con giardino, un’aula per le attività didattiche e la possibilità di aggiunte future. «Questa scuola – ha detto il sindaco Brucchi – è un punto da cui ripartire anche in base a quanto stabilito dal nuovo decreto ministeriale che ha innalzato la soglia minima di vulnerabilità sismica degli edifici a 0,8. Ripartiamo anche dall’adesione al progetto di scuole nuove da presentare entro il prossimo 31 dicembre per il nuovo polo scolastico con altissimi livelli di antisismicità. Si tratta di un’opportunità offerta dal commissario Vasco Errani e dal Governatore D’Alfonso a quei comuni del cratere che hanno avuto scuole inagibili; nel teramano ad oggi abbiamo due scuole dell’infanzia (via Tevere e Villa Ripa) di categoria E, più la Savini e la San Giuseppe di categoria C. Ad oggi dei 33 plessi scolastici cittadini 14 sono stati verificati, altri 18 devono esserlo ancora. Sono a disposizione per questo circa 400mila euro. Tutte le scuole che non raggiungeranno lo 0,8 non saranno più scuole. Ma in base ai dati che abbiamo circa la metà degli edifici dovrebbero arrivare a soddisfare il valore stabilito. La notizia positiva – ha concluso il primo cittadino teramano – è che il commissario ha alzato l’asticella mai fondi ci sono . Il terremoto ci ha insegnato che viviamo in un territorio sismico e dobbiamo imparare a costruire e a verificare le scuole ma anche le abitazioni».