M5S, Vacca: «Oltre l'80% delle scuole teramane non è a norma antisismica»

TERAMO – (benedettavicentini) Le scuole teramane non sono sicure. A denunciarlo questa volta non sono le mamme degli studenti ma è il deputato del Movimento Cinque Stelle, Gianluca Vacca, a Teramo per illustrare gli emendamenti che il Movimento presenterà in aggiunta al Decreto Terremoto che sarà discusso in commissione già dalla prossima settimana. «La situazione disastrosa in cui vertono le scuole non è nuova – ha detto Vacca -. In base ai dati forniti dai comuni al Ministero più dell’80% delle scuole teramane non è a norma antisismica. Proporremo degli emendamenti che prevedono soluzioni immediate: organizzare un tavolo con le prefetture e gli enti coinvolti per fare un censimento degli edifici pubblici a norma dove spostare provvisoriamente le scolaresche per permettere agli studenti di terminare l’anno scolastico in edifici sicuri. Poi bisognerà ragionare nel medio e lungo termine, trovare risorse e creare una cabina di regia unica, che abbia come obiettivo quello di mettere a norma gli edifici scolastici del territorio nell’ arco dei prossimi 2-3 anni. Alcune risorse già ci sarebbero, abbiamo speso oltre 400 milioni per dare una mano di vernice a fare piccoli ritocchi nelle nostre scuole per risolvere la questione dei lavoratori socialmente utili ai quali bisognava trovare un’occupazione, ma il problema è che ora ci ritroviamo con edifici che di fatto non sono sicuri. Bisogna individuare delle priorità di intervento, dirottare i soldi che già ci sono e reperirne di nuovi». Tra le proposte dei pentastellati per terminare l’anno scolastico ormai di fatto agli sgoccioli c’è l’utilizzo di moduli provvisori o di caserme o di edifici pubblici sicuri che garantiscano l’incolumità di alunni e insegnanti e la realizzazione di certificati sulle condizioni degli edifici a cui i tutti possano accedere. Tra il pacchetto di ementamenti fa sapere il consigliere regionale pentastellato Riccardo Mercante – Il Movimento chiederà l’ampliamento del cratere sismico anche per quei comuni esclusi come Isola e Colledara. «E’ inaccettabile – spiega Mercante – che Comuni teramani siano rimasti esclusi». Sulla drammatica condizione delle scuole cittadine interviene anche il consigliere pentastellato di Teramo, Fabio Berardini, che punta il dito contro la mancanza di condivisione del sindaco Brucchi e in particolare contro la decisione del primo cittadino teramano di spostare 850 studenti nel polo scolastico d’emergenza che dovrebbe essere allestito nei locali sotto lo stadio di Piano D’Accio. Le ragioni del dissenso sono di natura economica: «Sappiamo – ha detto Berardini – che l’immobile in questione è in concessione a Sabatino Cantagalli e il Comune di Teramo dovrebbe pagare una somma. Non possiamo andare a fare il solito regalo al privato. Il Comune potrebbe fare una transazione, mettersi d’accordo in altro modo. Pagare l’affitto sarebbe come lucrare in una situazione di emergenza. I locali dovrebbero essere messi a disposizione gratuitamente«. Per evitare ulteriori situazioni di panico, inoltre, il consigliere teramano chiede al Comune di Teramo di attivare una piattaforma broadcast di comunicazione ed informazione per i cittadini, con cui inviare comunicazioni in tempo reale mediante messaggi via WhatsApp o Telegram. Una piattaforma da estendere anche ad altri Comuni del territorio. Da domani, intanto, fa sapere Berardini, partirà la raccolta firme per convocare una commissione di vigilanza per capire finalmente cosa sta accadendo nelle nostre scuole.