Campana raccoglie firme per la Fiera in centro per copiare ciò che fu… nel 2003

TERAMO – Insiste nella sua proposta di organizzare la nuova edizione della Fiera dell’Agricoltura il consigliere Guido Campana, che adesso cerca terreno fertile nel consenso dei commercianti del centro storico che da oggi stanno raccogliendo le firme da presentare al Comune. Campana vuole insomma tornare all’antico, apprezzando e portando ad esempio, qualcosa che c’è già stato, il progetto di Emmelle Comunicazione che ha organizzato le nuove edizioni della Fiera dell’Agricoltura dopo i tanti anni di sospensine, dal 2003 fino a due anni fa. Fu infatti proprio la società organizzatrice di eventi e congressi – che ricevette l’affidamento dal Comune di Teramo e ha continuato poi a riceverlo dal Comitato Fiera – a elaborare il progetto e la messa in pianta della Fiera in centro storico, sotto la slogan "Fiera di mostrarsi": la piazza centrale della città e via via le altre minori, ad ospitare gli stand dei prodotti e dei settori dell’agricoltura locale, divisi per aree tematiche. Tre edizioni (2003, 2004 e 2005), sotto i sindaci Sperandio e Chiodi – intervallate da Fiera d’Autunno a novembre -, culminata con la partecipazione dell’allora ministro dell’Agricoltura, Gianni Alemanno il 10 aprile 2005. ""In piazza Martiri c’era il settore agroalimentare e l’area convegni, in piazza Verdi i macchinari per l’agricoltura, in piazza Sant’Anna il giardino dei fioristi, alla Madonna delle Grazie e poi tra l’anfiteatro e il campanile del Duomo, gli animali, un primo abbozzo di quello che poi nelle edizioni successive fu il trionfo e l’attrattiva prncipale della Fiera: la fattoria degli animali. All’epoca prima del trasferimento nell’area dell’ex Villeroy e Boch, due furono i grandi problemi della Fiera in centro storico. La sistemazione degli animali, secondo le giuste regole del rispetto di questi esseri, e il traffico. I record di visitatori, che hano decretato il successo delle edizioni moderne della Fiera, con il culmine rappresentato da quelle allo stadio Bonolis di Piano d’Accio degli anni 2013 e 2014 sotto il coordinamento dell’assessore Mario Cozzi, sono stati possibili perchè l’attuale area offre quelle garanzie e quella logistica che il centro non può garantire e sopportare: le aree di sosta, gli snodi di traffico e la sicurezza, degli operatori e dei visitatori. A meno che non si voglia tornare indietro e farla tornare piccola piccola.