COLLEDARA – Una bara, un funerale, simbolico e molto significativo se associato al rischio di una intera valle, quella siciliana, di scomparire come realtà territoriale fatta di cultura, economia, tradizione, storia. L’allarme, al tempo stesso un grido di aiuto e di pubblica denuncia, l’hanno lanciato gli amministratori e i cittadini del territorio all’ombra del Gran Sasso, quelli del "Cratere trasparente", che questa mattina hanno animato la passeggiata, percorrendo il tragitto tra il Comune di Colledara e il piazzale del Santuario di San Gabriele, dietro al grande striscione «non lasciate che questo sia il nostro futuro». Circa un migliaio di persone in corteo, in testa i sindaci dei comuni dentro e fuori dal cratere, con la presenza anche del sindaco del comune capoluogo, Maurizio Brucchi e del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. Alla manifestazione hanno aderito infatti i Comuni di Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela, Penna Sant’Andrea e Basciano, che chiedono di far parte del cratere per oggettive motivazione supportate dai gravi danni che il territorio ha subito: danni diretti e soprattutto indiretti, con il crollo del commercio e delle attività turistiche. La manifestazione è servia da prova generale in vista della prossima grande manifestazione prevista per il 2 marzo a Roma.
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