Il Venezia cala il poker al Bonolis, Teramo solo tanta buona volontà (1-4)

TERAMO – (jacopodifrancesco) I soliti fantasmi difensivi chiudono in anticipo la gara, ma probabilmente sarebbe cambiato ben poco. Il Teramo ci ha provato, con organizzazione e pressing, il Venezia però si è dimostrato ancora squadra d’altra categoria, e il finale non lascia spazio alle polemiche: 1-4, con il Teramo che deve essere consapevole di aver fatto comunque una partita degna, continuando così i punti arriveranno.
5-3-2 confermato per Ugolotti, c’è Sales largo a destra e Spighi parte dalla panca; consueto 4-3-3 per Inzaghi, l’ex di turno Moreo unica punta.
Subito Domizzi Al 7′ i lagunari mettono subito la questione in chiaro, Domizzi salta troppo solo dal corner e infila lo 0-1. Il Diavolo non si perde d’animo, anzi con un pressing arrembante e buone sovrapposizioni sulle fasce strappa applausi al Bonolis e impensierisce il Venezia.
Brivido Di Paolantonio La traversa ancora trema, il n.7 sfiora il gol dell’anno. Poi Amadio a seguito di una mischia trova la conclusione ma va troppo centrale: i biancorossi mettono in pratica una buona manovra anche con il gioco nello stretto. Tuttavia i contrasti a metà campo spesso li vincono gli ospiti, se a questo si aggiunge il dominio del Venezia sui duelli aerei, diventa difficile metterli in difficoltà.
Marsura taglia le gambe Inzaghi abbassa saggiamente il baricentro, in quanto le ripartenze dei lagunari possono vivere degli 1 vs 1 spesso vinti dai tremendi esterni verdarancio. Allo scadere del primo tempo Imparato non segue l’inserimento di Marsura nell’area piccola, Geijo ringrazia e serve il compagno di reparto per il pesantissimo 0-2.
Chiude Bentivoglio Nella ripresa il tema tattico non cambia, il Teramo con convinzione immutata cerca di riaprire la partita, fino alla punizione perfetta di Bentivoglio che lascia immobile Narciso e chiude la gara, 0-3.
Segnali da Fratangelo Il Diavolo però non ci sta, Ugolotti passa alla trazione anteriore con gli innesti di Spighi – sembra l’interdittore tanto invocato – e soprattutto Fratangelo. Proprio il prodotto del vivaio aprutino si mette in luce con dribbling e buone idee, contando anche l’assist per il gol della bandiera firmato Sansovini, ottavo centro in stagione.
Il Venezia cala il poker. All’80’, da un recupero in mediana nasce il quarto gol ospite: Ferrara, appena entrato, brucia sullo scatto Imparato e trafigge facilmente Narciso, firmando l’1-4 finale. Il resto della gara, per citare da basket, è garbage time; il fuori programma arriva dagli spalti, dove la presenza lancianese in curva ospiti (in quella teramana c’era  una rappresentanza del Perugia) accende gli animi, poi sedati in breve tempo.
Il domani. Ripartire dalla forza mentale messa in campo oggi, da quegli sprazzi di manovra rapida visti nel primo tempo, dagli applausi del Bonolis e dall’apporto alla mediana che potrà dare Spighi. Domenica il Teramo sarà all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo contro l’Albinoleffe: altra sfida dura, ma le prossime tre saranno fondamentali per il treno salvezza.

Teramo Calcio (5-3-2) Narciso; Imparato, Sales, Caidi, Speranza (52′ Spighi), Karkalis; Ilari (52′ Fratangelo), Amadio, Di Paolantonio; Sansovini, Barbuti (68′ Petrella).

Pagelle
Narciso 6 non ha colpe
Imparato 5 la corsa non basta
Sales 6 bene per reattività e posizionamenti
Caidi 5 raro vederlo in difficoltà nei duelli aerei
Speranza 5 senza di lui al massimo la difesa si perde
Karkalis 4,5 impalpabile
Ilari 5,5 non porta intensità
Amadio 6 la gira con consapevolezza
Di Paolantonio 6,5 importante per connettere fasce e trequarti
Sansovini 6,5 chilometri e fantasia
Barbuti 5 si sbatte ma poco altro
Spighi 6 con minuti nelle gambe sarà fondamentale
Fratangelo 6,5 dribbling e visione, merita altre occasioni
Petrella 5,5 difficile spostare gli equilibri