TERAMO – Prende corpo il percorso progettuale che dovrebbe portare al recupero dell’ex manicomio di Porta Melatina. Il direttore generale della Asl di Teramo, proprietaria dello storico edificio e il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, hanno raggiunto l’intesa che permette alla struttura universitaria di attuare il progetto della ‘Cittadella della cultura, sfruttando la scheda prevista dal Masterplan Abruzzo, con uno stanziamento di circa 35 milioni di euro. Tra i due Enti sarà stipulato un comodato modale attraverso il quale la Asl cederà l’edificio in comodato d’uso per 90 anni ad UniTe, che lo restaurerà per destinarlo a sede del Dams e a centro di cultura. L’azienda sanitaria si riserverà una parte dell’immobile per destinarla a strutture territoriali, appositamente dedicate ai pazienti psichiatrici. A testimonianza di quanto sia non più rinviabile un discorso serio e definitivo sul recupero dell’ampio manufatto edilizio, ci sono proprio i lavori di messa in sicurezza che in questi giorni hanno determinato una modifica della viabilità locale attorno ad esso: la struttura infatti, oltre che dagli anni e dal disuso, ha subito gravi danneggiamenti dal sisma e dal maltempo e ha bisogno urgentemente di sistemazione.
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