L'Aci al voto. Di Gialluca: «Bilancio sano e proprietà, ecco la mia dote» INTERVISTA

TERAMO – Venerdì i circa 9mila soci dell’Automobile Club di Teramo andranno alle urne, nelle due delagazioni di Teramo e Giulianova, per eleggere il nuovo presidente e il nuovo direttivo che resteranno in carica per i prossimi 4 anni. In corsa ci sono due liste con due candidti presidente: Carmine Cellinese, medico e rappresentante del Club Auto Storiche (Cast) e Vincenzo Di Gialluca, avvocato e presidente uscente. La vigilia del voto, così come l’intera campagna elettorale, è stata caratterizzata da numerose polemiche e un fitto botta e risposta tra i competitor, e non sono mancati ‘colpi bassi’ come nella più classica delle competizioni elettorali. Stamani il presidente Di Gialluca, entrato al governo dell’Aci cittadino 8 anni fa, alla morte dell’indimenticato presidente Tullio Sorgi, alla guida dell’Ente per 44 anni, è tornato a fornire i numeri dell’ultimo bilancio di esercizio, che conta 38mila euro di utile, per ribadire la corretta e trasparente gestione dell’Aci nel corso degli ultimi 4 anni, in cui si è puntato maggiormente sulla promozione della sicurezza stradale, soprattutto tra i giovani delle scuole medie e superiori, diffondendo tra le scolaresche il gioco della patente a punti e del simulatore di guida. Di Gialluca ha sottolineato la solidità dell’Ente, con particolare riferimento alla proprietà della sede (del valore di tre milioni di euro secondo una stima valutativa fatta dalla Fondazione Tercas che ne aveva proposto l’acquisto) e di sette distributori di benzina sul territorio provinciale, con un ottavo in arrivo nel corso del 2019. Per ricordare che «l’Aci è dei soci», Di Gialluca ripete che un volta eletto, terrà il mandato per uno o due anni e poi lascerà la presidenza al suo vice, Vincenzo Montani.

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