Dopo il ko della giunta quater, Brucchi prepara un 'patto di prospettiva bis'

TERAMO – Le dimissioni non sono finte, cercherà di restare in sella fino a fine mandato, convocherà una riunione con tutte le forze che hanno composto la sua coalizione e illustrerà il documento programmatico attorno al quale cercherà nuova condivisione, che chiedrà anche alle opposizioni. Il Brucchi pensiero del periodo post dimissioni giunge sotto forma di nota nel tardo pomeriggio ed è da manuale di un sindaco dimissionario. Il primo cittadino è in fase di preparazione di una specie di "patto di prospettiva bis", lui che soprattutto in fatto di giunte, è un esperto di versioni 2, 3 e 4.0.
Il patto da discutere con maggioranza e opposizione, parte da una premessa doverosa: «Se ci saranno le condizioni», dice il sindaco, e solo in quel caso, «si dovrà andare fino alla fine della consiliatura». Brucchi intende convincere sul fatto che le sue non siano dimissioni "finte" quanto «gesto di responsabilità nei confronti della città e dei teramani, necessario esito di un percorso politico amministrativo fin troppo accidentato che non mi ha permesso di lavorare come avrei voluto». Lo spettro di un commissariamento, le attestazioni di stima ricevute da cittadini e associazioni di categoria, del mondo politico nazionale e locale, la difficlle situazione post terremoto gli impongono, aggiunge Brucchi, «di lavorare per trovare una soluzione a questa difficile situazione. Ciò non vuole dire “ad ogni costo” ma vuol dire a condizioni chiare. Ci sarò se ci sarà una squadra e se tutti giocheranno la stessa partita; ci sarò se tutti indosseremo la stessa maglia. Non per me ma per Teramo».
Il sindaco dice che verificherà con tutte le forze della maggioranza, «e con particolare attenzione con quelle liste che pur avendo vinto con me le elezioni, hanno deciso di non condividere più il cammino», se ci sono i presupposti «per mettere da parte le incomprensioni e gli errori commessi, per riprendere a lavorare ancora più alacremente per il bene della nostra Teramo». Il documento infine: «avrà come anima  obiettivo il futuro della nostra città», Brucchi lo porterà all’approvazione dei consiglieri comunali, ai quali chiederà anche di arricchirlo. «Un documento – conclude il primo cittadino dimissionario – che sottoporrò anche all’attenzione delle opposizioni, perché il futuro di Teramo dipende anche da loro».