Brucchi azzera la giunta, si prende una settimana e rinvia il consiglio VIDEO

TERAMO – Il primo consiglio comunale del Comune di Teramo dopo la revoca delle dimissioni del sindaco salta per l’assenza della maggioranza che non si presenta in aula (dopo il primo appello andato a vuoto al secondo hanno risposto solo 11 consiglieri di opposizione, gli unici presenti in un’aula altrimenti deserta), con il sindaco che dopo avere azzerato la giunta, emettendo un decreto di revoca della stessa, si prende un’altra settimana di tempo per trovare i numeri per andare avanti.

«Con grande senso di responsabilità da parte di tutti, i 18 consiglieri hanno ribadito che non vogliono il
commissariamento perché sarebbe deleterio per il territorio – ha detto il sindaco Maurizio Brucchi al termine della riunione di maggioranza che si è svolta nel primo pomeriggio – hanno apprezzato sia dal punto di vista amministrativo sia politico l’azzeramento della giunta, che è un atto politico forte e che vuol dire rimettere ancora una volta la palla al centro. Questa settimana che ci separa dalla seconda convocazione servirà a trovare una soluzione condivisa a tutti gli argomenti che sono sul tavolo». Durissima la posizione delle opposizioni consiliari, con il consigliere del M5S, Fabio Berardini, che ha dichiarato come quanto accaduto oggi confermi la «profonda crisi, politica e sociale, in cui è sprofondato il Comune di Teramo. Il sindaco ha detto più volte che il consiglio sarebbe tornato a parlare di temi e invece oggi non si è aperto il consiglio perché non si è trovata la quadra sugli assessori».

Duro anche il commento del capogruppo del Pd, Gianguido D’Alberto. «Oggi solo l’opposizione ha dimostrato di avere a cuore le sorti della città – ha detto – La maggioranza ha dimostrato l’ennesima fuga dal consiglio comunale. Sono fuggiti dal confronto perché non si è trovata la quadra sulle poltrone. E’ intollerabile, a maggior ragione perché l’amministrazione è sull’orlo del tracollo dal punto di vista finanziario».