Canzano, due milioni di euro e due case giù per fermare il borgo che scivola FOTO VIDEO

CANZANO – Ripristinare non soltanto la sicurezza del borgo antico ma anche l’estetica di un centro storico che da tempo soffre l’isolamento provocato da una frana storica ma che nella storia non aveva mai prodotto un tale scempio. Con questo obiettivo il governatore Luciano D’Alfonso ha guidato oggi pomeriggio il sopalluogo a Canzano per verificare quali interventi sono possibili per riconsegnare alla comunità locale un accesso naturale adesso precluso da uno smottamento che lentamente procede, vanificando ogni sforzo fatto finora. L’immagine complessiva è inquietante: il muro di cinta, che nel corso dei secoli ha suito numerosi interventi di consolidamento, è spaccato in due e avanza ogni giorno. Il pino marittimo preso a riferimento per verificare visibilmente l’avanzamento dello smottamento al’ingresso del paese, si è spostato di qualche decina di metrri dall’originaria posizione. I soldi spesi per tamponare il movimento partito con il maltempo sono stati praticamente vanificati e allora adesso serve cambiare drasticamente strategia. Assieme al capo del Genio Civile, l’ingegnere Giancarlo Misantoni e al sindaco Franco Campitelli, D’Alfonso ha condiviso un progetto di modifica radicale del contesto urbano, a cominciare dallo scavo più profondo e dell’arretramento dell’accesso al centro storico, che passa per l’abbattimento di due vecchie abitazioni all’ingreso della piazza. I costi sono importanti: servono due milioni di euro che il Governatore ha annunciato al sindaco essere stati già individuati e che saranno disponibili a breve perchè anche a brevissimo questa situazione deve trovare una soluzione defnitiva.