Gran Sasso e acqua, la Corte dei Conti apre un fascicolo sulla messa in sicurezza

TERAMO – La Corte dei Conti ha aperto un fascicolo con un decreto di richiesta agli enti di informazioni relative alla messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso e alle attività svolte in questi anni dai vari soggetti istituzionali. La Stazione Ornitologica Abruzzese e il Forum H2O avevano inviato alla corte ai primi di Aprile un esposto per i fatti risalenti all’Agosto-Dicembre 2016, per la contaminazione da Diclorometano e Cloroformio. Nell’esposto si faceva riferimento anche alle cifre – 84 milioni di euro – spese nel passato dal Commissario governativo Balducci, con interventi che evidentemente si sono rivelati parziali e/o inefficaci. “I successivi fatti di Maggio 2017 – si legge in una nota della segreteria operativa H2O Abruzzo – con le contaminazioni da Toluene ed altre sostanze, hanno confermato tutte le preoccupazioni, peraltro già da tempo evidenti, circa la precarietà delle captazioni del Gran Sasso sia sul versante teramano che su quello aquilano. Per quanto ci riguarda stiamo continuando a raccogliere informazioni e documentazione su quanto avvenuto a Maggio per inviare un nuovo esposto a tutti gli enti a vario titolo interessati. Riteniamo, infatti, che quanto accaduto nelle settimane scorse meriti un ulteriore approfondimento sia sul lato teramano che su quello aquilano, soprattutto sulle sostanze effettivamente ricercate rispetto a quelle potenzialmente presenti. Nel frattempo – ha concluso H2O – saremo parte attiva nella mobilitazione per la difesa dell’acqua del Gran Sasso, a partire dagli eventi programmati sul territorio nei prossimi giorni e dall’iniziativa sul Gran Sasso prevista per domenica 9 luglio“.