Acs accusa con una 'lettera ai cittadini': «Riccitelli propone un prodotto che non ha»

TERAMO – Sembrava sopita e rimandata all’esordio autunnale delle rispettive stagioni di prosa, la polemica tra Abruzzo Circuito Spettacolo e la Società dei concerti Primo Riccitelli e invece, l’acquisizione ufficiale delle ‘chiavi’ del Teatro Comunale, per la gestione di 6+6 anni da parte di Acs ha rinfocolato animi e propositi bellicosi. Ha rilanciato la pietra nello stagno l’associazione di Elenora Coccagna che, «forte dell’aggiudicazione di un bando pubblico», in mattinta ha accusato la Riccitelli di aver «proposto un prodotto di fatto non disponibile», indicando perfino le date degli spettacoli «senza aver preso alcun accordo con il Gestore, non avendo chiesto neanche informalmente la disponibilità dei locali». Per Acs si tratta dunque di pubblicità ingannevole. Quindi, aggiunge Acs, se fino ad oggi la linea adottata è stata «morbida e conciliante», adesso, data la situazione di evidente ostilità, Acs «chiede alla Società Primo Riccitelli di rimuovere i manifesti con pubblicità ingannevole, le comunicazioni pubblicitarie in formato elettronico e qualunque altra divulgazione informativa con qualunque mezzo essa sia effettuata riguardante una Stagione di prosa al Teatro Comunale di Teramo per la stagione 2017/18». I toni e i contenuti della ‘lettera aperta ai cittadini’ sono anche altri, dall’excursus sull’aggiudicazione dell’appalto, al progetto Acs, al cambio di marcia rispetto al fare cultura in città e poi ancora strali nei confronti della Società Riccitelli. Ma c’è soprattutto un’affermazione che chiude la strada definitivamente alla possibilità, già questa molto discussa, di assistere in autunno a due stagioni di prosa distinte: «Chiariamo oggi quindi, in maniera chiara e inequivocabile – si legge nella lettera di Abruzzo Circuito Spettacolo -, dato anche lo stato dei lavori di programmazione ormai concluso, che l’unica stagione di prosa 2017-2018 che ospiterà il Teatro Comunale di Teramo, è quella dell’Acs». Che chiude anche alla possibile ‘scappatoia’ delle giornate gratuite riservate al Comune, previste sì, ma «per attività istituzionali e non commerciali».
LA REPLICA: LA RICCITELLI SI AFFIDA AI LEGALI PER LA QUERELA. Sull’altro fronte, appreso della ‘lettera ai cittadini’, la Società della musica e del teatro Primo Riccitelli, ha fatto sapere che è in arrivo la querela per Acs. «
Alla luce della sconcertante "lettera ai teramani", diffusa nella mattinata di oggi dai nuovi gestori del Teatro Comunale di Teramo – si legge nella nota diffusa in serata -, che rinnova considerazioni inaccettabili e accuse pretestuose, la Società Riccitelli, non avendo alcuna intenzione di accettare un confronto di questo livello, informa di averne trasmesso copia ai propri legali per le conseguenti valutazioni a difesa dell’immagine della stessa Società e soprattutto del diritto di tutti a una cultura libera da ogni imposizione e da porte chiuse».