TERAMO – Gli studenti teramani torneranno sui banchi nelle stesse scuole in cui hanno chiuso l’anno scolastico. L’unica novità, in città, sarà la riapertura della scuola Risorgimento. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ricorda che a settembre la comunità scolastica ritroverà la stessa situazione lasciata a giugno e che sono i primi cittadni «a restare con il cerino in mano». Non ci saranno grosse novità anche perchè non ci sono soldi, ha spiegato questa mattina brucchi, se non piani pluriennali per la realizzazione di nuove strutture. Confermando la rapertura della scuola Risorgimento dopo i lavori, il primo cittadino ha spiegato che l’amministrazione porterà avanti il progetto di polo scolastico alla San Giuseppe come previsto in accordo con la Protezione civile e per il quale sono stati individuati e saranno stanziati i fondi necessari. Quanto alle verifiche sismiche, Brucchi spera che nelle prossime settimane siano pronti i risultati: «Si sono creati degli imbuti laddove devono essere analizzati i campioni prelevati – dice il sindaco -, perchè Comune e Provincia hanno messo in campo i professionisti e la mole di lavoro ha portato a ingolfare i laboratori». Quando le verifiche saranno completate sarà possibile fare una programmazione su dove e come intrervenire.
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