Corona a D'Alberto: «Su Colleatterrato solo campagna elettorale»

TERAMO – Il degrado dell’impianto polivalente di contrada San Benedetto a Colleatterrato Basso, è frutto di un contenzioso, tuttora aperto con la ditta che doveva realizzare l’opera e la cui sentenza si conoscerà soltanto nell’ottobre 2018. Lo ricorda il consigliere comunale di Alternativa Popolare, Luca Corona, che replica al consigliere Gianguido D’Alberto (‘Insieme Possiamo’), che aveva sottolineto come le stutture che il privato avrebbe dovuto ‘donare’ alla città, dopo aver realizzato un centro commerciale, sono nel completo abbandono.  Corona parla di D’Alberto come di colui «per il quale è già iniziata la campagna elettorale e quindi, giustamente, è già in cerca di consensi anche nel quartiere di Colleatterrato». E’ però anche poco informato, aggiunge Corona, sui fatti alquanto complessi del piano integrato in zona PEP, e delle questini della cooperativa Conapa. «Io a differenza sua, in questi mesi, ho cercato di interagire con gli uffici comunali preposti per comprendere meglio lo stato delle cose». Quella del destino del centro polifunzionale, dice Corona, è interesse comune anche con l’associazione culturale "Stare Insieme". Il piano integrato nasce nel 1990 con la ditta Conapa e prevedeva una serie di opere di urbanizzazione, tra cui il centro sportivo polivalente, con una convenzione siglata con il Comune di Teramo il 24 gennaio del ’91: dovevano essere realizzzati il campo da calcetto con annessi spogliatoi, il campo da bocce e una sala ricreativa con parcheggio coperto. «Ma nel 2008 si apre un contenzioso tra l’ente e la ditta perché quest’ultima non ha rispettato quanto pattuito in precedenza – spiega Corona -, realizzando opere maggiori e quindi venendo meno a degli accordi presi con l’Ente: per questo motivo il Comune si rifiuta di pagare tutto ciò che la ditta ha realizzato in libero arbitrio». Il Comune perde però il primo grado della causa e il ricorso dell’Ente in appello sarà esaminato nell’ottobre del 2018. «In attesa della sentenza definitiva però, la ditta Conapa deve rispettare la convenzione e completare l’opera – dice il consigliere di maggioranza -, considerato anche che il piano prevedeva che la ditta non erogasse il pagamento della Bucalossi in cambio della realizzazione dell’impianto».
«Non ho mai parlato di questo problema finora – conclude Luca Corona – solo perché volevo essere sicuro di ciò che dicevo e non regalare false illusioni. Riconosco lo stato di degrado in cui versa l’area in questione, mentre perà qualcuno fa campagna elettorale, io cerco di capire meglio per poi cercare le soluzioni».

Interviene anche "Stare Insieme". Sulla vicenda è intervenuto anche il direttivo dell’Associazione "Stare nsieme". «Anche noi ci siamo occupati dela questione da quando ci siamo costituiti – scrivono – proprio perchè la struttura in questione, se ristrutturata, offre possibilità di diverse attività in un quartiere bisognoso di momenti di aggregazione. Abbiamo chiesto al sindaco di sanare la situazione e abbiamo anche offerto il nostro aiuto per eseguire i lavori necessari. Abbiamo parlato diverse volte sia con il sindaco Maurizio Brucchi, con i funzionari del settore urbanistica e abbiamo appreso dalle risposte, seppur diverse tra loro; e lo abbiamo fatto anche con il privato che ci ha fornito una versione dei fatti completamente opposta a tutto ciò che fino ad allora c’era stato raccontato. Abbiamo una sola pretesa: ci siano date risposte pubbliche perché è giusto che la gente sappia, perché è giusto che un ufficio lavori per essere in grado di fornire risposte ai cittadini. Siamo certi che arriveranno e ci auguriamo arrivino subito… non a ridosso delle prossime elezioni».